Sangue in chiesa | Strage nel giorno della solennità di Pentecoste

La persecuzione anticristiana non si ferma. La causa delle violenze non è sempre a sfondo religioso ma gli attacchi avvengono quasi sempre a Natale, a Pasqua o in altri momenti di importanti celebrazione.

Non è la prima volta che i cristiani vengono aggrediti o uccisi, purtroppo. Ma quella di ieri, però, è stata una delle più stragi più efferate, al punto da guadagnarsi uno spazio mai visto, persino sui media mainstream, solitamente piuttosto indifferenti al nuovo terribile genocidio.

Strage di sangue: “Attacco vile e satanico”

Approfittando dell’elevato numero di fedeli accorsi in occasione della solennità di Pentecoste, un gruppo di uomini armati è entrati in una chiesa cattolica a Owo, nel Sud Ovest della Nigeria.

Il commando ha quindi hanno aperto il fuoco sui fedeli, causando “diversi morti”. Lo ha comunicato, riporta la Bbc, il governatore dello Stato di Ondo, Arakunrin Akeredolu, che ha parlato di un “attacco vile e satanico”. Il numero totale di vittime, ancora non accertato, dovrebbe essere superiore ai cinquanta, riferisce la maggior parte dei media.

L’Associated Press aveva affermato che i morti potrebbero essere “decine” e, tra loro, vi sarebbero “molti bambini”. L’agenzia stampa americana riferisce che, dopo aver sparato sui fedeli che celebravano la Pentecoste, i terroristi hanno fatto detonare esplosivi.

Il medico di un ospedale locale, citato da Reuters, ha affermato che “diversi fedeli sono arrivati privi di vita”. Il quotidiano nigeriano Vanguard, citando un rappresentante della comunità ecclesiale, Kehinde Ogunkorode, scrive che i morti sarebbero almeno 25. Secondo la Bbc, gli assalitori avrebbero anche rapito alcune persone.

Finora, lo Stato di Ondo si era rivelato uno dei più pacifici della Nigeria, venendo coinvolto in maniera molto marginale nell’ondata di violenza jihadista che funesta il Paese africano da almeno una decina d’anni.

A irrompere nel luogo di culto, secondo Vanguard, sarebbero stati cinque terroristi che, dopo aver aperto il fuoco sui parrocchiani, hanno lanciato una bomba. Il portale di notizie nigeriano Pm News riferisce che il bilancio potrebbe raggiungere i 50 morti.

Terroristi che colpiscono indiscriminatamente

Una testimonianza drammatica è stata riportata dal quotidiano La Repubblica. “Stavo guidando la mia auto a poca distanza dal luogo della strage quando ho sentito una forte esplosione. Improvvisamente si è scatenato il panico. La gente correva per cercare un riparo”, racconta Damilola Olufemi, reporter di Abuja, transitato a poca distanza dal luogo della strage di ieri.

Inizialmente abbiamo tutti pensato a una bomba. Poi mi sono avvicinato all’ospedale e ho visto copri privi di vita ovunque”, prosegue il giornalista, secondo il quale i responsabili dell’eccidio sarebbero fulani, un’etnia dedita alla pastorizia. Nel recente passato, nello stato di Owo, aggiunge Olufemi, si sono verificati rapimenti ma mai alcun attentato.

Secondo molti osservatori locali, a differenza di Boko Haram e di altri gruppi islamici del Nord del Paese, il movente religioso sarebbe da escludere: si tratterebbe di “terroristi che colpiscono indiscriminatamente”.

Oggi a Owo è stato decreto il lutto cittadino, le bandiere sono a mezz’asta e scuole e negozi sono chiusi. La comunità cristiana stamattina ha marciato fino al palazzo del re di Ondo, Oba Ajibade Gbadegesin Ogunoye III, per chiedere spiegazioni, aiuto e sicurezza.

Anche il governatore di Ondo, Rotimi Akeredolu, probabile candidato alla presidenza della Nigeria, è sul posto. Proprio lui qualche settimana fa ha emesso ulteriori restrizioni ai movimenti dei fulani.

I precedenti attacchi ai cristiani

Soltanto nel primo semestre del 2018, i cristiani uccisi in Nigeria erano stati di oltre 6000. Al di là dello sfondo religioso o semplicemente religioso degli attentati, rimane un dato di fatto che la maggior parte degli attentati si siano verificati durante le feste liturgiche.

Nel 2018, durante la messa di Capodanno, un gruppo di cristiani di ritorno dalla messa fu massacrato a Omomku. Nel Natale 2019, almeno undici persone erano state uccise in una strage rivendicata dall’Isis nel Nord Est della Nigeria. Una delle prime e più sanguinose stragi era avvenuta a Kaduna, nella Pasqua del 2012, con almeno 36 morti e 13 feriti.

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