Regioni: cambio colore. Chi va in gialla, in rossa e in arancione

Le Regioni italiane, nel pieno del nuovo DPCM in vigore fino al 5 marzo prossimo, si apprestano nuovamente a “cambiare colore”.

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Alcune di esse, in base ai dati diffusi dal Comitato Tecnico Scientifico e dall’Istituto superiore di Sanità, passano da fascia rossa ad arancione.

Nuovi “cambi di colore” per le Regioni

L’Italia cambia nuovamente colore, a partire da domenica 24 gennaio. I nuovi dati sull’andamento della pandemia prevedono il passaggio di alcune Regioni da zona arancione a gialla e da rossa ad arancione. Un leggero allentamento delle misure di restrizione e di contenimento che danno una boccata d’ossigeno in particolar modo alle economie locali.

La Lombardia e la Sardegna diventano arancioni

Sono stati comunicati i dati relativi all’andamento della pandemia da Covid e alcune Regioni rosse, fra cui la Lombardia che aveva fatto ricorso al TAR per il suo esser stata posizionata in zona rossa, passano in zona arancione. “Prendiamo atto del rinvio disposto dal Tar del Lazio sul ricorso presentato da Regione Lombardia e attendiamo l’udienza di lunedì” – fanno sapere dalla sede della Regione.

In zona arancione entra, anche, la Sardegna, fino alla scorsa settimana in fascia gialla

L’Emila Romagna resta nella zona arancione

Per quel che riguarda l’Emilia Romagna, invece, almeno fino alla prima settimana di febbraio, proseguirà la permanenza in zona arancione poiché, per il suo effettivo passaggio in zona gialla (con un allentamento maggiore delle restrizioni) servono due settimane con Rt inferiore a 1, e non è bastato il leggero calo dei contagi che si è avuto in quest’ultima settimana.

Il Veneto confermato in zona arancione

Anche il Veneto puntava verso il passaggio in zona gialla. Se, a differenza della Lombardia ricorsa al Tar per il suo posizionamento, il Veneto invece aveva “esplicitamente chiesto” al Governo di esser posto in zona arancione per restringere ancora di più i contagi (visto che, nelle settimane precedenti, prima del DPCM di Natale, era sempre rimasto in zona gialla, portando così ad un’impennata di contagi al di sopra della media). Il Governatore Zaia ha dichiarato: “Per noi la zona arancione è stata prudenziale. Il nostro Rt è adesso a 0,82”.

Ora, la scelta del Governo di lasciarla, ancora, per un’altra settimana, in zona arancione.

zone arancione, rossa e gialla
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Situazione grave, invece, in Sicilia e in Alto Adige

Chi resta, invece, ancora nel pieno della zona rossa è la Sicilia. Qui il numero di contagi e quello dei morti risulta essere ancora molto alto, tanto da superare in due giorni i numeri della Lombardia. Il Governatore Musumeci ha dichiarato anche “l’ipotesi di chiedere un lockdown ferreo, come quello di marzo ed aprile scorsi” se i contagi non accennano a rallentare.

Anche l’Alto Adige resta, ancora, in zona rossa.

Le Regioni che restano arancioni

Le Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta restano in zona arancione. Anche se forti malumori sono stati espressi dal Governatore della Liguria, Toti, dato che l’Rt si conferma, per questa settimana, sotto lo 1 e, quindi, da ingresso in zona gialla.

La stessa situazione è quella della Regione Lazio, dove l’Rt sfiora ancora l’1, ma c’è fiducia, dall’assessorato alla sanità locale, di un ulteriore progressivo abbassamento.

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Toscana, Campania, Basilicata, Molise e Trentino in zona gialla

Chi tira un sospiro di sollievo è, ancora una volta, la Toscana che vede il suo Rt confermare la discesa, anche al di sotto delle aspettative, e restare in zona gialla. Restano in zona gialla, anche, la Campania, il Molise, il Trentino e la Basilicata, dove l’indice Rt oscilla fra lo 0.70 e lo 0.90.

ROSALIA GIGLIANO

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