Miracolo a Roma: ciò che avviene è davvero la mano della Provvidenza

Quello che è successo a due coniugi e ai loro cinque figli che vi abitavano, non può che lasciarci a bocca aperta. Quello che il Natale porta con sé non sono la ‘magia’, né le ‘favole’ ma veri e propri miracoli.

Come quello capitato a una famiglia romana: una giovane coppia con cinque figli piccoli, dai dieci anni in giù.

Tutto è andato perduto, tranne…

Se le ricorderanno ancora a lungo queste feste natalizie, i coniugi Gianluca Fratini e Caterina Scicchitano e i loro bambini. Nel bene e nel male. Avevano trascorso lietamente la Vigilia, il Natale e il Santo Stefano, poi, il giorno dopo, verso l’ora di cena, il dramma: nella loro casa nel quartiere della Cesarina, a Roma Nord, scoppia un incendio.

Le fiamme si sono sviluppate a partire dalla cameretta dei bambini: un ‘banale’ cortocircuito scaturito da una presa elettrica. Una pura fatalità, di quelle che accadono senza alcun dolo né colpa da parte di nessuno, ma tale da distruggere e rendere inagibile l’intero appartamento, situato al primo piano.

Nel momento in cui Caterina rientra in casa dal lavoro, vede marito e figli in allarme. “Stiamo tutti bene!”, le grida Gianluca. I due bambini più grandi hanno avvertito per primi un sospetto odore di bruciato, mentre il padre è in bagno. Non fanno in tempo a precipitarsi fuori, che le fiamme si sono già estese allo stendino. “Mio marito ha spento il fuoco ed è scappato fuori, così come stava, in calzini e maglietta, con i bambini”, ha raccontato due giorni dopo Caterina al Messaggero.

Tratti in salvo tutti e cinque i figli Maria, Anna, Giacomo, Damiano e Matteo, Gianluca ha provato a risalire in casa per provare a domare le fiamme ma ormai l’incendio era avvampato in ogni angolo dell’abitazione. Tutto perduto: mobili, vestiti, libri, televisione, pc, giocattoli.

Gara di solidarietà

Roma è una città apparentemente cinica, disincantata e indifferente ma di fronte ai drammi personali, sa tirare fuori un cuore grande. Numerose persone, tra vicini di casa e amici, si sono subito prodigati per i soccorsi alla sfortunata famiglia Fratini. “È vero che siamo quasi un paese – dice Caterinama ci sono persone con cui ti scambi il saluto e che non ci dovevano nulla e invece si sono presi cura di noi, da subito, dandoci i vestiti, ospitando i bambini, facendoli mangiare”.

Nei giorni successivi, sono arrivati vestiti, pannolini per l’ultimogenito e altri oggetti utili. I Fratini si sono quindi trasferiti presso la sorella di Caterina, in attesa di trovare una nuova casa in affitto: l’appartamento incendiato è completamente inagibile. “Oggi le bambine sono andate a una festa vestite di tutto punto, con vestiti nuovi donati da tante persone”, ha riferito la giovane madre.

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Quando sono salita in macchina – ha proseguito Caterina – ho detto ai miei figli: ‘guardate, questa sarà l’occasione per conoscere la solidarietà delle persone e la Provvidenza di Dio”. Così è stato: oltre ai doni immediati e spontanei, giunti da parenti e amici più intimi, la famiglia ha ricevuto circa 80mila euro, grazie al link di crowdfunding ricavato dal sito Gofundme.com. A organizzare la raccolta è stato Marco, il fratello di Caterina.

La mano della Provvidenza

Tutta la famiglia Scicchitano è impegnata nel Cammino Neocatecumenale, nell’ambito del quale si è subito scatenata la gara di solidarietà. Grazie alla straordinaria cassa di risonanza dei social sono arrivati soldi a sufficienza affinché i Fratini riprendano una vita normale in un tempo ragionevole. Loro stessi hanno chiesto di mettere fine alle donazioni: hanno ricevuto ciò che serviva loro e va bene così.

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carabinieri
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Se fosse successo sei ore dopo, nella stanza dei bambini… invece non hanno nemmeno una piccola ferita, il piccolo di 3 anni mi ha detto: ‘mamma, il fuoco non mi ha bruciato per niente’”, riferisce Caterina.

Nella loro sventura, lei, il marito e i cinque bambini, sono stati fortunati: tutti e sette completamente illesi, hanno sperimentato lo straordinario affetto di tante persone, anche a loro sconosciute.

Ci sentiamo come una famiglia in una grotta”, conclude Caterina, alludendo al Natale appena trascorso. “Non è vero che ci siamo incattiviti con il Covid e c’è uno spirito di Natale. Siamo commossi e sorpresi dalle dimostrazioni d’amore umano ricevute”. Davvero non tutti i mali vengono per nuocere e le storie a lieto fine accadono davvero.

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