La Madonna della Consolazione comparve l’ultimo sabato di maggio del 1580 ad una giovane pastorella di Reggio Calabria.
La Vergine disse alla giovane che desiderava venisse costruita una Cappella in suo onore, promettendo la benedizione agli abitanti e delle loro terre.
Tuttavia la devozione dei cittadini di Reggio si era consolidata anni addietro, già dalla metà del Cinquecento. Le cronache dell’epoca infatti riportano che alcuni anni prima dell’apparizione, nel 1567-1577, la città fu travolta da una tremenda pestilenza.
L’apparizione della Madonna della Consolazione a un povero frate
Durante questi tempi difficili e di grande sofferenza, un frate cappuccino si mise in preghiera di fronte al quadro in cui viene ritratta la Madonna. A un certo punto davanti al frate, di nome Antonino Tripodi, si presentò la Madonna. Maria gli stava annunciando nientemeno che la fine dell’epidemia.
Emozionato e stupefatto, il frate corse a rivelare a tutti l’accaduto, e da ciò si originò un pellegrinaggio collettivo di tutto il popolo di Reggio Calabria. I reggini andarono in massa anche all’interno della Basilica dell’Eremo per ringraziare la Madonna che li aveva salvati dalla pestilenza.
Le terribili pestilenze e la grazia della Madonna della Consolazione
A questa, poi, nei decenni successivi seguirono altre terribili pestilenze. Ad esempio nel 1636, nel 1656 e nel 1672. Ognuna di queste però non fece altro che rafforzare ancora più la devozione e l’intima unione del popolo reggino con la Madonna della Consolazione e con l’immagine miracolosa che li aveva già salvati una prima volta.
Tanto che nel 1636 ci fu la prima processione del quadro della Madonna della Consolazione. L’artista reggino Nicolò Andrea Capriolo realizzò il dipinto nel 1547, dopo che già nel 1532 i frati Cappuccini si erano trasferiti presso la Basilica dell’Eremo. In quegli anni infatti, all’interno della basilica vi era una piccola cappellina dedicata proprio alla Madonna della Consolazione, in cui era anche presente un’effige di piccole dimensioni dedicata alla Vergine.
Il dipinto della Madonna della Consolazione
Una volta realizzata la nuova chiesa del Convento, il nobile Camillo Diano commissionò la realizzazione del nuovo quadro al Capriolo, in cui avrebbe dovuto raffigurare anche san Francesco e sant’Antonio.
Nel dipinto la Madonna è seduta in trono e sorregge Gesù bambino. Al suo fianco, san Francesco sorregge una croce e nella mano destra impugna la Bibbia. Mentre all’altro fianco sant’Antonio di Padova tiene in mano il giglio ed il libro della scienza teologica. Sopra di loro, due angeli incoronano la Madonna con in mano una palma.
La Madonna della Consolazione è Patrona della città di Reggio
La città di Reggio, in seguito, si impegnò ufficialmente ad offrire ogni anno un cero votivo in occasione della festa, a partire dal 24 giugno 1657, giorno in cui venne siglato l’atto notarile rogato presso il notaio Cristoforo Latella. La Santa Congregazione dei Riti dichiarò infine, il 26 agosto 1752 con un Decreto, la Madonna raffigurata nel dipinto come “Patrona della città”.
Nel 1693 un duro e violento terremoto colpì la Sicilia, ma in quell’occasione Reggio Calabria non ebbe alcun effetto. Così il popolo di Reggio portò in processione la Madonna della Consolazione aggiungendo però cornice in argento, due corone in argento e un velo di raso color cremisi, che corrispondeva al colore della città.
Gli eventi catastrofici e la protezione della Madonna della Consolazione
Altri numerosi eventi catastrofici segnarono negativamente la città nel corso dei secoli successivi. Si può pensare ad esempio alle pestilenze numerose, del 1743-1744, del 1836-1847 e del 1854. Oppure ai terremoti del 1696-1719 e del 1908. Senza contare i numerosi periodi di siccità.
Nel recente 1982 invece qualcuno trafugò il quadro dall’Eremo. Pochi giorni dopo si ritrovò tuttavia il quadro nei pressi della Basilica. Durante la tradizionale processione, i “portatori della Vara” portano il dipinto dalla Basilica dell’Eremo, nella parte alta della città, fino al Duomo, per un lungo e impegnativo percorso di 3.5 chilometri in totale.
La Vara e la festa della Madonna della Consolazione
La Vara infatti, eseguita tra il 1824 e il 1831 in lamina d’argento sbalzato su anima di legno, è di notevoli dimensioni, alta 5 metri e pesante 12 quintali.
La festa della Madonna della Consolazione oggi rappresenta il principale evento religioso e civile della città di Reggio Calabria, celebrato in onore della compatrona della città. Inizia la mattina del secondo sabato del mese di settembre.
La processione della Sacra Effigie
Questa si sviluppa con la processione della Sacra Effigie. Dalla Basilica dell’Eremo, infatti, l’immagine miracolosa viene portata alla Basilica Cattedrale. La seconda processione poi ha luogo il martedì successivo, e si sviluppa nel centro storico cittadino.
La festa, caratterizzata da celebrazioni religiose e civili organizzate dall’amministrazione comunale, è molto sentita dai reggini. Come dimostra il noto detto popolare, secondo cui, “Con i terremoti, in tempi di guerra e di pace, questa festa si è fatta e questa festa si farà!”
Giovanni Bernardi