Era quasi morta | Ma il pronto intervento di cinque ragazzi fa il miracolo

Il suo piccolo cuoricino stava oramai per cedere, ma ecco che la Provvidenza usa alcuni giovani per soccorerla in una situazione di estremo pericolo, in cui le probabilità di farcela erano pressoché nulle. 

L’abbandono e quel senso di morte che stava per invaderla nel suo piccolo corpicino. Fino all’arrivo di cinque ragazzi.

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Era oramai morta

Salvare una vita è sempre un qualcosa che ti riempie l’animo e il cuore, tanto più se si tratta di una piccola vita indifesa. Un gesto eroico quello compiuto da alcuni ragazzi in un giorno speciale e particolare.

La scena che questi giovani si sono trovati davanti agli occhi, di certo, non la dimenticheranno facilmente. Lei era lì, piccola indifesa, ma soprattutto al freddo senza alcuna protezione. Colei che l’ha abbandonata, forse, non riusciva a capire la gravità del gesto. Sta di fatto che i suoi eroi sono arrivati in tempo per salvarla, proprio come nelle favole.

Una bambina, nata da pochi giorni, era stata abbandonata in una scatola di uova, avvolta solo in uno straccio e con, accanto a sé, appoggiata una bottiglia di latte. Era lì al freddo e, il luogo dove è stata trovata, di certo, non era al caldo. In Siberia, con una temperatura esterna di -20°.

Avviene il miracolo

A scoprire cosa c’era in quel fagottino improvvisato sono stati 5 ragazzi che stavano facendo una passeggiata sulla neve. Accortisi che si trattava di una bambina, l’hanno subito presa e portata in ospedale, dove i medici l’hanno curata e hanno identificato che era nata solo da pochi giorni.

La preoccupazione del personale medico era che il freddo, in una bimba così piccola, potesse aver provocato dei danni permanenti. Ma la piccola, invece, sta bene e piano piano si sta riprendendo.

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Un miracolo avvenuto il giorno del Natale ortodosso, il 7 gennaio scorso. Il vero e proprio miracolo potrebbe completarsi: la famiglia di uno dei ragazzi che l’hanno trovata e salvata, vorrebbe adottarla e darle l’amore che merita. Ma la legge russa non permette di farlo subito, senza prima seguire un complesso iter burocratico.

Una storia a lieto fine. Preghiamo per la piccola, ma anche per la sua mamma che l’ha abbandonata, nella speranza che comprenda il suo gesto e possa, poi, anche tornare a cercarla.

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