David Buggi, il 17enne che è morto offrendo la sua sofferenza per i giovani

La storia di David Buggi è quella di un adolescente dalla viva intelligenza e dalla fede matura che ha saputo essere un esempio in punto di morte.

Youtube/ Screenshot

Prima di andarsene, il giovane ha voluto parlare con tutti gli amici per offrire loro un consiglio che avrebbe migliorato la loro esistenza.

David Buggi, un esempio di fede per i giovani

Assopiti nella vita di tutti i giorni, spesso in assenza di reali problemi ci dimentichiamo di ciò che veramente conta nella nostra breve esistenza in questo mondo. Non si tratta di malvagità, mancanza di empatia o cattiveria, ma semplicemente del nostro essere umani all’interno di una società strutturata e imbrigliata in percorsi formativi/lavorativi e scandita da ritmi incalzanti. Per svegliarci dal torpore in cui la quotidianità ci conduce e riaccendere la nostra anima è necessario fermarci a pensare, riflettere su noi stessi e su ciò che ci circonda.

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Questo è quello che è riuscito a fare nella sua, seppur breve, vita David Buggi. Parliamo di un adolescente, un ragazzo che è deceduto a soli 17 anni nel 2017 a causa di un’osteosarcoma e che nel momento di massima sofferenza ha voluto dedicare il tempo che gli restava per accudire gli amici. Incapace di parlare, ha affidato a don Pierangelo Pedretti, Sacerdote della sua parrocchia, una lista di nomi e tutti i messaggi che voleva loro consegnare prima di essersene andato. Prima di morire, inoltre, ha affidato le proprie sofferenze al Signore, chiedendogli che le sue preghiere ed il suo sacrificio fossero un modo per salvare le anime dei più giovani.

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Il coraggio dei genitori

In una mirabile lettera a lui dedicata che potete trovare nel blog di Costanza Miriano, avrete modo di conoscere David Buggi, non tanto la sua storia ma una descrizione della sua splendida anima. Nel leggere quelle splendide parole dedicate ad un giovane speciale, si comprende che il suo percorso di fede,  già matura nonostante la tenera età, è frutto di una viva curiosità, del desiderio di comprendere non solo sé stesso, ma il mondo e tutto ciò che nasconde.

Il suo percorso interiore è frutto sicuramente di un’intelligenza emozionale non comune (chiamatela pure vocazione), ma anche di due genitori che sono stati in grado di trasferirgli il senso della loro fede. Un uomo ed una donna dalla sensibilità così spiccata da aver permesso al figlio di realizzare il suo desiderio più intimo, passare gli ultimi istanti in compagnia di quegli amici che avevano bisogno dei suoi consigli e delle sue parole. Adesso David è più avanti di molti di noi, poiché ha avuto già la possibilità di trovarsi faccia a faccia con Dio.

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Luca Scapatello

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