Niccolo 16 morto prima di realizzare il sogno della sua vita

 

 

Giorno 11 gennaio il Santo Padre ha accolto in visita pazienti e dipendenti clinica di oncologia pediatrica di Milano ”Istituto Nazionale Tumori”, una visita che si ripete da anni e che ormai è divenuta una cura suppletiva come spiega il primario della struttura, la Dottoressa Maura Massimino: “La morte fa parte del nostro lavoro in reparto. Ma ne fa parte anche la speranza e l’incontro con il Papa, divenuto ormai un punto fermo tanto da far parte delle terapie, è veramente un grande segno di speranza per tutti: ammalati e familiari, medici, infermieri e volontari”.

La visita al Pontefice è stata preceduta dalla morte di Niccolo, 16 anni, il ragazzo era malato di leucemia da diverso tempo e aspettava l’incontro con il Papa con spasmodica impazienza, ma purtroppo non ci è arrivato. Papa Francesco, informato di quanto accaduto, ha voluto dedicare una preghiera al giovane scomparso (per l’occasione erano presenti anche i parenti e la fidanzata di Niccolò) a cui si sono uniti sia gli altri pazienti che i medici e i dipendenti della struttura.

Dopo la preghiera collettiva c’è stato tempo per la presentazione di un progetto inedito, un video che il genetista Stefano ha messo sul web e vede i bambini in cura cantare una canzone natalizia (Smile, it’s Christmas!) che parla delle festività passate in reparto. Durante l’incontro con i bambini malati c’è stato tempo per ricevere anche i familiari di Suor Isabel Sola Matas, recentemente assassinata durante la sua opera di carità ad Haiti. Questi hanno raccontato al Papa la missione intrapresa otto anni fa da Isabel: la religiosa era originaria della Spagna, ma quando è venuta a conoscenza della tragedia di Haiti ha lasciato famiglia e averi per dare una mano a chi era rimasto senza genitori e senza casa.

Al termine dell’incontro il Pontefice ha voluto ringraziare Mauro De Horatis, responsabile bagagli per i viaggi papali che dopo 37 anni di onorata carriera, lo scorso 31 dicembre è andato in pensione

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