Coronavirus, i vescovi vanno verso un nuovo stop alle Messe?

Salgono i numeri del Coronavirus e si pensa a restrizioni sempre più dure, con scenari ben poco felici. Si va verso un nuovo stop alle Messe con l’avallo della Cei?

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Alcune voci, infatti, parlano di un incontro tra i vertici della Cei in cui sarebbero stati i vescovi italiani in qualche modo a rendersi più che disponibili a un nuovo blocco delle celebrazioni.

Coronavirus, si rischia di andare verso un nuovo stop delle Messe?

Se fosse così, si tratterebbe di un atteggiamento secondo molti inaccettabile e che lascerebbe trasparire una visione priva di fede nel Signore ma al contrario tutta schiacciata sul materialismo di disposizioni igienico-sanitarie che oltretutto non hanno nemmeno alcuna validazione scientifica.

Sta facendo molto discutere e riflettere un’affermazione di un sacerdote della Chiesa del Gesù, padre Ottavio De Bertolis, docente all’università Gregoriana di Roma. Il sacerdote infatti pare che durante l’omelia, parlando del periodo “tremendamente complicato” dovuto alla crisi del Coronavirus, si sia domandato se domenica prossima avremo ancora la Messa o meno.

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Padre Ottavio De Bertolis, gesuita e docente all’Università Gregoriana

Le parole che fanno discutere del parroco della Chiesa del Gesù

“Domenica prossima diremo messa? Ah io sì di sicuro, ma magari da solo”, avrebbe affermato il prete dall’ambone. Il sacerdote, un gesuita, ha così attaccato sempre dal pulpito i “negazionisti”, prima affermando che “si può negare il problema e ci sono molti che lo negano”, e poi ha commentato dicendo: “Se osservate, più sono potenti più lo negano”.

“‘Ah, ma tanto non c’è’. Salvo che il contagio si diffonde. Basta leggere i giornali”, ha affermato don De Bertolis. Un altro prete, sempre della comunità dei gesuiti, è stato trovato positivo a Palermo, nella chiesa del Gesù a Casa Professa, e piuttosto che isolare il singolo sacerdote si è deciso di sospendere le celebrazioni delle messe fino a nuovo ordine.

In chiesa nessuno ha sintomi. Eppure le Messe sono annullate

Dalla chiesa, però, i sacerdoti spiegano: “Nessuno di noi accusa sintomi. Siamo certi che non c’è stata alcuna possibilità di contatto, ma è giusto rispettare le procedure”. Perciò la domanda è quasi inevitabile: che ci sia nell’aria un presentimento di un nuovo lockdown anche per le chiese italiane?

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L’ipotesi, quindi, non è affatto peregrina e rappresenta senza dubbio lo scenario peggiore che si possa immaginare. Quella cioè in cui di nuovo oratori e parrocchie vengano sbarrati, e arrivino nuove limitazioni per tutto ciò che riguarda le celebrazioni liturgiche. Compresi matrimoni, battesimi, cresime, funerali.

La Cei sta lavorando a stretto contatto con tecnici e governo

La Cei pare che stia attendendo con grande tensione il nuovo dpcm del governo guidato da Conte. Il segretario, monsignor Stefano Russo, pare che sia in costante contatto con il governo e il Comitato tecnico scientifico per giungere a una soluzione condivisa legata all’evoluzione della pandemia.

Insomma, non c’è ancora alcun tipo di decisione ufficiale, tuttavia non sarebbero da escludere misure restrittive, come ad esempio il divieto di fermarsi al di fuori delle chiese al termine della celebrazione. Fino allo scenario più drammatico.

Monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei – photo web source

I vescovi italiani si propongono per un nuovo stop alle Messe?

Il Messaggero infatti spiega che “se dovessero aumentare ancora i contagi riportando la situazione nazionale alla primavera scorsa, ecco che la Cei non mancherà di rispondere responsabilmente a tutela dell’interesse nazionale e del bene comune“. Tradotto, al minimo problemi sono gli stessi vescovi a farsi avanti per bloccare di nuovo le Messe.

Considerato che il Coronavirus pare abbia già sensibilmente marcato la presenza dei fedeli a Messa, in calo dappertutto, sia in Italia che altrove, un’ulteriore chiusura sarebbe davvero uno sciagura da cercare di evitare a tutti i costi. “Il lungo digiuno eucaristico dovuto al lockdown ha fatto perdere l’abitudine della Messa domenicale”, avrebbe affermato il prefetto della Congregazione dei vescovi Marc Ouellet nelle scorse settimane.

Il rischio di un nuovo stop alle celebrazioni e le paure dei fedeli

Il vescovo di Pavia, monsignor Corrado Sanguineti, avrebbe affermato in maniera ancora più dura. “Dobbiamo riconoscere che è cresciuta la disaffezione alla Messa, gesto fondamentale della fede, e rischiamo di essere un popolo sempre più disperso”.

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Intanto, in Vaticano, ieri l’udienza di Papa Francesco prevista in aula Paolo VI ai soci della Confartigianato è stata annullata all’improvviso. L’annuncio è arrivato ai partecipanti con una lettera, in cui si è parlato di una “decisione sofferta”. Speriamo che anche il popolo cattolico non debba presto soffrire nuovamente per la mancanza delle Messe e dell’Eucarestia.

Giovanni Bernardi

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