Brutale assassinio di un sacerdote in strada | Ora si cercano gli assassini

Un terribile agguato si è consumato per strada contro un sacerdote, che è stato barbaramente ucciso davanti agli occhi di tutti. Gli assassini sono scappati su una moto, e al momento non ci sono state rivendicazioni. 

I dubbi tuttavia sono molti, legati a organizzazioni presenti nell’area che odiano profondamente i cristiani, specialmente dopo i fatti recentemente accaduti.

photo web source

Stava rientrando a casa dopo la Messa della domenica, insieme ad altri due sacerdoti, ignaro di cosa sarebbe successo di lì a poco. Un agguato, che al momento non è stato rivendicato da nessuno, ha messo fine alla sua vita.

Il prete ucciso sul colpo

Padre William Siraj, 75 anni, è morto sul colpo, e la sua comunità piange la scomparsa di un uomo di Dio in un Paese dove la fede cristiana è tutt’altro che ben vista. Siamo infatti nel nordovest del Pakistan, sobborgo di Peshawar, precisamente nella città di Hayatabad, in piena strada.

Due uomini armati gli sono andati incontro e hanno aperto il fuoco, come se nulla fosse, e da un momento all’altro l’hanno ucciso. Un religioso che era con lui, Padre Naeem Patrick si è salvato perché è stato colpito soltanto di striscio, ad una mano. Il terzo sacerdote invece, per grazia di Dio, è rimasto illeso. Erano infatti tutti e tre in macchina nel momento in cui sono stati colpiti, raggiunti da numerosi proiettili che hanno ucciso Padre William all’istante. 

Purtroppo è solo l’ultimo di una lunga serie di sanguinosi attentati compiuti ai danni della minoranza cristiana in Pakistan, che gli estremisti islamici hanno attaccato numerose volte negli ultimi tempi.

Si cercano i colpevoli e nel mentre la comunità piange la scomparsa

In particolare nell’ultimo mese, dopo la fine del cessate il fuoco con il governo decretata dai talebani pakistani. Il successo dei talebani in Afghanistan pare che abbia fatto tornare alla carica gli islamisti in Pakistan, dove il gruppo particolarmente feroce dei talebani aspettava solamente il via libera per tornare al massacro.

LEGGI ANCHE: La domanda che ci affligge: dov’è Dio quando siamo nella sofferenza?

Da allora per i cristiani ogni giorno è un incubo. Da una settimana in molte città il livello di allerta è stato alzato al massimo, e si parla già di almeno una dozzina di tacchi ufficialmente attribuiti a questo gruppo fondamentalista. Molti immaginano che possa esserci il loro zampino dietro il brutale omicidio di padre Siraj.

Al momento è la polizia che sta passando in rassegna i filmati delle telecamere a circuito chiuso per avere più chiaro quanto accaduto. Gli assassini sarebbero scappati su una bicicletta. L’attacco è stato condannato sia dal primo ministro Mahmood Shah, della provincia di Khyber Pakhtunkhwa, che dal vescovo Humphrey Peter, che ha sottolineato come tutto questo, purtroppo, mini la pace tra le religioni.

photo web source

LEGGI ANCHE: Angelus: il grande rammarico del Papa per quanto sta accadendo a causa della pandemia

Domani la messa commemorativa sarà celebrata nella Chiesa di Ognissanti di Peshawar. Uno scenario altrettanto doloroso. Si tratta infatti della stessa chiesa attaccata dai militanti nel 2013 con bombe e colpi di arma da fuoco. In quella occasione persero la vita ben 70 fedeli. Preghiamo per i nostri confratelli in Pakistan, che non abbandonano il Signore ma al contrario sono fedeli a Lui fino alla croce, consapevoli che una volta giunti in cielo sarà lì ad aspettarli.

Impostazioni privacy