La domanda che ci affligge | Dov’è Dio quando siamo nella sofferenza?

Quante volte ci strugge questo conflitto interiore, soprattutto quando ci troviamo a dover affrontare situazioni difficili e ci sentiamo soli, ecco che il dubbio ci assale. Dio è davvero sempre con noi?

Un fedele pone una domanda ad un sacerdote, partendo proprio da questo presupposto: “Ma Dio interviene oppure no?”.

donna che soffre
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Dio è sempre presente anche nel dolore?

Nei momenti di difficoltà, di paura, di tristezza, quando avremmo bisogno proprio della presenza di Dio accanto a noi, ci accorgiamo che Lui non c’è. In realtà, lui è sempre con noi, dobbiamo solo avere pazienza ed esser capaci di ascoltare il nostro cuore, perché la nostra preghiera a Lui è stata già ascoltata.

Ma siamo convinti di questo? Un giovane fedele ha posto una domanda in merito ad un sacerdote: “Da qualche anno ho accettato Gesù con rito evangelico. Nonostante l’enfasi iniziale in cui credevo di aver ricevuto lo spirito santo, i dubbi della mia precedente vita atea sono tornati. Mi sono reso conto di non aver costruito la casa sulla roccia e quindi di non avere radici forti nella fede […] Perché Dio non interviene per aiutare?” – inizia a scrivere.

Un giovane che, anche se non cattolico, domanda a Padre Angelo spiegazione in merito ad un suo quesito: “[…] L’altra sera ho letto la testimonianza di una persona che a causa di una violenza sessuale subita a 8 anni ha avuto la vita permanentemente rovinata. Negli anni successivi divenne dipendente da droghe, tentò il suicidio svariate volte e venne ricoverato per schizofrenia […] Nel Cristianesimo di Dio ne esiste solo uno, onnipotente, onnisciente e onnipresente, senza alcun limite. Satana è da sempre un suo sottoposto e che non ha alcuna possibilità di vittoria su Dio.

Ma se è davvero così perché Dio non interviene neppure per salvare un bambino violentato? Un Dio con quelle tre caratteristiche personalmente lo vedo come un poliziotto, quindi con l’autorità per fermare i criminali, ma con la facoltà di poter intervenire sempre, in ogni momento, in ogni luogo e con successo. Tuttavia gli stupri esistono, quindi staremmo credendo ad un Dio che assiste disinteressato ad uno stupro, che ha la possibilità di fermarlo, ma che non lo fa”.

Perché Dio non uccide questi criminali così come nella Bibbia? Anania e Saffira, Sodoma e Gomorra, il Diluvio e Onan sono solo gli esempi più famosi delle sue “esecuzioni”, perché non avvengono più? Mi è stato detto che non può agire in quanto il libero arbitrio è più importante, quindi Dio non si permette di fermare neppure i criminali. Ma in questa maniera cade in contraddizione, perché la Vittima sta vedendo il suo libero arbitrio violato dal Criminale (e inoltre nella Bibbia Dio interviene spessissimo). È davvero meglio stare fermi ad assistere ad un stupro piuttosto che fermare?

Dato che neppure Dio interviene, perché dovrei farlo io? Molti mi hanno detto di sì, che è una questione di libero arbitrio, ma non riesco ad accettarla come risposta sensata e se questa fosse la verità non credo di poter riuscire più a pregarlo. Si può dire che in quanto atroci condanne le subirono anche Gesù e gli Apostoli non abbiamo il diritto di lamentarci, ma questo è lo stesso discorso di prima. Il nostro non è il Dio vivente? Che interviene? Che ascolta le preghiere?” – chiede il giovane.

Ecco come interviene Dio quando siamo nella prova

Una domanda piuttosto complessa, alla quale però il sacerdote non si tira indietro nel rispondere: “Alla tua domanda: “perché Dio non interviene ad aiutare, soprattutto quando si subisce una violenza?” rispondo: sì, Dio interviene, ma nel modo suo. Il modo di intervenire di Dio non è quello pensato dai pagani sul modello del deus ex machina. Se così fosse, Dio interverrebbe nelle vicende umane come un burattinaio che muove a piacimento le sue marionette.

Se agisse in questa maniera, quante obiezioni gli faremmo! Lo accuseremmo di aver creato l’uomo libero, responsabile delle proprie azioni, ma poi gli diremo: “intanto fai tutto quello che vuoi!”. Dio interviene suggerendo, ispirando, ammonendo. Lo fa dall’interno della coscienza. Tutti sono in grado di sentire la sua voce che sollecita a compiere il bene e a desistere dal male. Nei suoi principi fondamentali nessuno può distruggere la coscienza. È incorruttibile”.

Ma come interviene, effettivamente, Dio in queste situazioni? “Ulteriormente Dio interviene offrendo una forza soprannaturale, la grazia. Questa forza è come una luce che sollecita chi è nel buio di una stanza a spalancare la finestra. Con qualche raggio cerca di penetrare e di farsi vedere. Non desiste. Ma, in definitiva, nessuno può spalancare la finestra dall’esterno perché la si può aprire solo dall’interno.

Sono esempi, ma fanno capire in quale modo Dio interviene. Dio non è un inerte spettatore, pur onnisciente e onnipresente, ma è Colui che senza sosta e con amore instancabile istruisce con i dettami della coscienza e aiuta con la grazia. Sottolineando che Dio è onnisciente e onnipresente, hai dimenticato che Dio è essenzialmente amore. È onnipresente e onnisciente sempre e inseparabilmente con la potenza del suo amore” – spiega.

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preghiera
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“Dio non è una marionetta a nostro piacere”

Avremmo preferito che Dio avesse agito in altro modo? “Tu obietti che Dio talvolta è intervenuto come nel caso di Sodoma e di Gomorra, le due città distrutte da una tormenta di fuoco e di zolfo, o come nel caso di Anania e Saffira che morirono nell’istante in cui San Pietro disse: “Il tuo denaro vada con te in perdizione”. Questi due casi non vanno spiegati come un intervento di Dio che ha voluto punire queste persone con la morte, ma piuttosto nella prospettiva di persone che hanno rifiutato l’illuminazione e l’aiuto divino e che nello stesso tempo si sono messe nelle mani del loro avversario.

Gesù ci ha ammonito nei confronti di questo avversario. Ha detto che, quando viene, viene per rubare, per distruggere e per uccidere. E proprio nei casi da te menzionati abbiamo una dimostrazione terrificante dell’azione di Satana. Le parole di San Pietro ad Anania e Saffira non causarono la morte, ma manifestarono esteriormente quanto era già avvenuto nella loro anima. Successivamente Satana fece il resto anche nel corpo” – continua Padre Angelo.

L’agire di Dio è diverso da come noi lo vorremmo: “Parimenti Dio non ha lasciato agire la gente ai tempi del diluvio o gli abitanti di Sodoma e di Gomorra senza muovere un dito. Il testo sacro dice che Dio “pazientava nei giorni di Noè”. Quel “pazientava” dice tutta la premura di Dio verso quella gente che però rifiutò di credere. Certo, noi tutti avremmo preferito che Dio avesse creato un mondo dove il male non sarebbe potuto entrare. Invece l’ha permesso.

La Chiesa a questo proposito fa proprio il sentire di Sant’Agostino il quale scrive: “Dio onnipotente veri… Essendo supremamente buono, non permetterebbe mai che un qualsiasi male esistesse nelle sue opere, se non fosse sufficientemente potente e buono da trarre dal male stesso il bene”.

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“Il perché del sacrificio di Gesù”

Tu hai accennato all’uccisione di Cristo. Ebbene, proprio questo è stato il male più grande compiuto nella storia: il rifiuto e l’uccisione del Figlio di Dio. Ma tutti i beni della redenzione (la conversione dei cuori, la remissione dei peccati, l’istituzione della Chiesa, la santificazione degli uomini, la risurrezione della carne, l’apertura del paradiso…) non sono venuti fuori da questo: che mentre gli uomini perpetravano il male più grave, Gesù Cristo trasformava la sua sofferenza in un sacrificio di redenzione che ha ottenuto per l’umanità beni così grandi?

Tuttavia, pur riconoscendo tutto questo, non riusciamo a comprendere quale sia il bene che Dio trae fuori da certi delitti. Abbiamo l’impressione – come tu obietti – che portino a tragedie ancora più gravi. Sì, è vero, ma Dio ci garantisce che dove abbonda il peccato sovrabbonda la grazia. Per ora non vediamo in quale modo. Ma l’onnipotenza e l’amore di Dio ci garantiscono che è così.

Quando sarà tolto il velo alla nostra mente potremo conoscere tutti i segreti della storia e rimarremo stupiti dell’azione misteriosa di Dio. Per ora, pur con le solide certezze derivanti dalla fede, l’azione misteriosa di Dio rimane ancora nascosta. Ed è per questo che il male costituisce per molti motivo di scandalo” – conclude il sacerdote.

Fonte: amici domenicani

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