Affronta il cancro con fede esemplare: la storia di una mamma che arriva dritta al cuore

La storia di Jessica Hanna ricorda moltissimo quella di Santa Gianna Beretta Molla. Lo pensano le tantissime persone che la seguivano sui social dagli Stati Uniti, ma anche da noi in Italia, dove in questi anni è stata conosciuta e seguita da un folto numero di followers.

Si definiva “benedetta dal cancro” e sui social spiegava il perché di questa frase forte e apparentemente incomprensibile: una giovane mamma ha commosso il mondo con la sua fede.

Jessica Hanna morta di cancro in odore di santità
Jessica Hanna – Instagram@blessed_by_cancer – lalucedimaria.it

La vicenda di questa giovane mamma americana, di Detroit, somiglia molto a quella della santa italiana tanto venerata in tutto il mondo. Non solo per un cancro scoperto in gravidanza, per il rifiuto dell’aborto proposto dai medici, ma soprattutto per la grande fede e il modo, pieno di grazia, con cui ha affrontato la malattia e la morte. Una fede esemplare, che Jessica ha testimoniato su Instagram mostrandosi nella sua malattia, ma anche nella ricchezza delle grazie di cui l’ha inondata il Signore.

La storia di Jessica Hanna: una mamma in odore di santità

Alle soglie dei 40 anni Jessica, sposata con Lamar e madre di 3 bambini, farmacista, rimane incinta del quarto figlio. Solo due settimane prima di scoprire di aspettare un bambino ha il sospetto di un problema al seno. Poi, alla 14° settimana di gravidanza arriva inesorabile la diagnosi: è un cancro. Da donna di scienza Jessica conosce i limiti della medicina e consulta molti medici sapendo che l’ultima parola spetta sempre a Dio. Le viene proposto l’aborto, come spesso i sanitari fanno in questi casi.

Jessica Hanna morta di cancro in odore di santità
Jessica Hanna – Instagram@blessed_by_cancer – lalucedimaria.it

Lei è una donna di grande fede, non prende nemmeno in considerazione l’ipotesi: la vita di suo figlio non è in discussione. Porta avanti la gravidanza e intraprende già nel corso della gestazione le cure possibili: 2 interventi e della chemioterapia fattibile senza interferenze con salute del feto. Prega intensamente il Beato Solanus Casey, una figura della sua città, Detroit, a lei molto cara.  Il bambino nasce sano e senza problemi e il tumore sembra esser sparito.

Solo un anno dopo però si ripresenta in forma molto aggressiva e viene considerato del 4° stadio. Prosegue le cure ma il male imperversa e dopo molta sofferenza lo scorso 6 aprile, la sera della vigilia della festa della Divina Misericordia, torna alla casa del Padre.

“Benedetta dal cancro”: la testimonianza pubblica di una grande fede

Pochi giorni dopo la scoperta del cancro Jessica apre una pagina Instagram che chiama blessed_by_cancer, “benedetta dal cancro”, in cui condivide questa sua esperienza e le prove che deve affrontare. Ma non lo fa come un mero sfogo personale: attraverso questa modalità trasmette la sua fede, il suo modo di reagire a un evento così devastante è impregnato dalla grazia. L’amore per Gesù è forte e chiaro, lo si percepisce subito e arriva al cuore degli altri. Si definiva benedetta dal cancro perchè questa prova l’ha ancor più avvicinata al Signore. Ed è stato così perché si è abbandonata completamente a Lui.

Jessica Hanna morta di cancro in odore di santità
Jessica Hanna – Instagram@blessed_by_cancer – lalucedimaria.it

Ha affermato : “mi definisco “benedetta dal cancro” perché senza questa sofferenza non avrei mai abbandonato il mondo e finalmente messo tutto il focus sulla vita eterna. Non importa come continui la mia storia e dove mi porti il mio ministero, una cosa la so per certo…il piano di Dio è il mio unico piano, non ho un piano B“.

Nella sua presentazione ha scritto: “l’Eucarestia è la mia medicina” e in un post degli ultimi mesi in cui rifletteva sulla domanda che spesso si fa riguardo gli ultimi desideri che si hanno nella vita se si sa di star per morire. L’ultimo pasto che voleva fare era proprio nutrirsi del corpo e sangue di Cristo nell’Eucarestia.

L’offerta delle sofferenza per la salvezza dell’anima

Jessica e i tanti amici e followers che la seguivano nei suoi post e nelle sue dirette Instagram da varie parti del mondo ha pregato Dio e diversi Santi per il miracolo della guarigione. Oltre al Beato Solanus Casey, è stata chiesta l’intercessione di Santa Gianna Beretta Molla, a cui Jessica somiglia per molti tratti della storia e della spiritualità. Mille rosari e novene sono state fatte: una grande catena di preghiere ha coinvolto anche via wifi.

Jessica Hanna morta di cancro in odore di santità
Jessica Hanna – Instagram@blessed_by_cancer – lalucedimaria.it

Le parole di questa mamma hanno toccato i cuori e incoraggiato nel cammino di fede molte persone. A proposito della sofferenza diceva: “Ho detto che c’era una dolcezza nella croce e dentro, profondamente dentro, la mia anima la desiderava ancora. Sono di nuovo crocifissa con nostro Signore ed è tanto amaro quanto dolce. L’amarezza è dovuta al mio sforzo fisico e alla fatica emotiva della mia famiglia. La dolcezza, però, è nella sofferenza redentiva. Sapere che nulla di tutto ciò è sprecato e può essere usato per la propria conversione e per quella degli altri , fa quasi piacere soffrire“.

Il suo ultimo post, prima dell’aggravamento che nell’ultima settimana non le ha più consentito di comunicare sul social, appare come un saluto. Era il Venerdì Santo e lei ricorda che dopo ogni Venerdì Santo arriva la Resurrezione. La sua ultima esortazione è “Siate dunque gioiosi nelle vostre sofferenze perché Cristo ha reso la sofferenza redentiva quando è morto sulla croce. Non disperare, anzi offri e gioisci! Il tuo venerdì santo diventerà presto domenica di Pasqua… purché tu prenda la tua croce e non scappi“, concludendo con il versetto della Lettera ai Romani (8, 17).

Chiedeva il miracolo della guarigione, certo, ma diceva che seppure la guarigione miracolosa rappresenta un modo per glorificare Dio sulla terra, non è il solo modo per rendergli gloria. Diceva: “Perchè non sono guarita?” La domanda dovrebbe essere “come posso glorificare Dio attraverso questo?” Veramente questo è tutto ciò che dovrebbe importare per noi e per l’eternità“.

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