Oggi 8 agosto è San Domenico di Guzman: promuove la devozione al Rosario

Fondatore dell’Ordine dei Predicatori, San Domenico di Guzman difese la fede dalle eresie e propagò la devozione al Santo Rosario in tutto il mondo. 

san domenico
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La Chiesa, oggi, 8 agosto, ricorda San Domenico di Guzman, a cui si deve la fondazione dell’Ordine dei Frati Predicatori, impegnati a difendere la dottrina cattolica dalle eresie di tutti i tempi. Era nato nel 1171 a Caleruega, nella  zona della Castiglia, in Spagna.

Apparteneva ad una famiglia nobiliare e la sua venuta al mondo fu rappresentata alla madre, a sua volta Beata, Giovanna d’Aza, tramite un sogno. La donna, mentre era in gravidanza sognò di partorire, ma non un bambino, bendì un cane che teneva una torcia accesa.  Questo sogno dal significato misterioso si comprese solo molto tempo dopo. Rappresentava il figlio che avrebbe diffuso la luce del mondo, cioè Gesù, attraverso la sua predicazione.

Santo di oggi 8 agosto: San Domenico di Guzman

La madre gli diede il nome domenico come ringraziamento a San Domenico di Silos, sulla cui tomba era andata in pellegrinaggio per chiedere la grazia di comprendere quel sogno. Domenico studiò arti liberali e teologia a Palencia e già da giovane rivelò doti di grande carità quando per aiutare i poveri vendette le sue preziose pergamene.

All’età di 24 anni fu ordinato sacerdote e per i primi tempi del suo ministero approfondì lo studio della Sacra Scrittura e dei Padri della Chiesa, alternandolo alla preghiera fervente. A 33 anni accompagnò il suo vescovo in un viaggio in Danimarca ed ebbe modo di constatare la diffusione dell’eresia catara. Con dispute pubbliche e private cercava di contrastare le teorie eretiche e di riportare gli eretici alla retta dottrina.

Alla predicazione affiancava un’intensa attività contemplativa. Inizialmente erano un numero di 16 frati a vestire il tipico abito bianco che li contraddistinse, poi l’Ordine si sviluppò diffondendosi in 60 conventi. San Domenico fece molti viaggi, da Tolosa a Roma, da Parigi fino ad arrivare a Bologna, dove rimase. 

La devozione al Santo Rosario e la spiritualità domenicana

Il Beato Alano della Rupe, suo discepolo e il più grande propagatore del Santo Rosario , raccontò che San Domenico diede un forte impuso alla propagazione di questa preghiera a Maria. Era considerata l'”arma” che la Madonna gli aveva dato, durante una visione nel 1212,  per contrastare l’avanzata dell’eresia degli albigesi.

La protezione della Beata Vergine Maria a San Domenico si manifestò in modo eclatante anche in un’altra occasione: durante una predicazione il Santo fu rapito dai pirati che lo tenenvano prigioneiro sulla loro nave. Venne una bufera e solo l’intervento della Madonna, pregata da San Domenico li salvò. I pirati si convertirono  e lo liberarono.

La spiritualità domenicana si basa su pilastri come la preghiera, la predicazione e la vita comune. Il motto dell’Ordine è “Contemplata aliis tradere”, ovvero “trasmettere agli altri ciò che si è contemplato”. Azione apostolica e vita contemplativa si fondono, quindi nel carisma domenicano.

San Domenico morì all’età di 51 anni il 6 agosto 1221, ma la sua memoria litugica è stata fissata due giorni dopo, dato che il 6 è il giorno della festa liturgica della Trasfigurazione del Signore. Le sue spoglie mortali sono conservate dentro una preziosa arca marmorea, che si trova nella chiesa di Bologna che prende il nome del Santo. La canonizzazione fu nel 1234

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