Luigi Rocchi: chiudersi nella propria sofferenza dimenticando gli altri è la vera disgrazia

“Non dimentichiamoci degli altri”. Luigi Rocchi aveva sempre una parola di speranza per chi soffre: «È la sofferenza che ci dà diritto ad avere un’eternità di gioia».

Luigi Rocchi - Maria

I pensieri di Luigi Rocchi sono stati raccolti, dal postulatore della sua causa di beatificazione Don Rino Ramaccioni, in numerosi scritti. Molti di essi sotto forma di lettere.

Costretto all’immobilità, Luigi scrisse i suoi pensieri tramite un ingegnoso sistema: un bastoncino legato alla bocca, attraverso il quale premeva i tasti della macchina. I suoi pensieri sono destinati a tutti quelli che soffrono e le sue parole sono parole di conforto, di speranza. “Voglio amare i crocifissi come me”: vi è un filo conduttore, molto saldo, nei pensieri del Venerabile Rocchi, un filo che lega inequivocabilmente la sofferenza all’amore, perché “la vera sofferenza, la terribile sofferenza, è quella di non essere più capaci di amare”.

Dagli scritti di Luigi Rocchi

“All’inizio fu dura. Mi sono perfino disperato, quando vedevo il mio corpo disfarsi sotto i miei occhi. La vera disgrazia di un uomo è chiudersi nella propria sofferenza, dimenticarsi degli altri e non far nulla per loro”.

Quante volte nella sofferenza ci chiudiamo in noi stessi e ci dimentichiamo di offrire amore al prossimo? Oggi Luigi Rocchi ci insegna a riflettere su quanto è importante non dimenticarsi degli altri, nonostante le difficoltà e le sofferenze, che la vita ci mette davanti.

Chi era il Servo di Dio Luigi Rocchi?

Conosciuto anche come il “Santo in carrozzella”, Luigi Rocchi nacque a Tolentino (Macerata) il 19 febbraio 1932. Visse gran parte della sua vita in completa immobilità, a causa della distrofia muscolare, della quale Luigino (così era chiamato in paese) avvertì i primi sintomi in età giovanile. La terribile sentenza della malattia portò il giovane Luigi a vivere un lungo periodo di crisi, risolto non improvvisamente, ma per tappe.

Preghiera per ottenere grazie dal Signore per intercessione di Luigi Rocchi

Signore Gesù, che sai fare grandi cose con coloro che si fanno piccoli nelle tue mani, noi ti lodiamo per la gioia di vivere, di amare e di sperare in te, che hai concesso al nostro fratello Luigi Rocchi. Solo tu potevi dargli quella viva sete di te, che è stata la fonte del suo grande bisogno di fare del bene a tutti i “crocifissi vivi” del mondo.

Ora ti chiediamo il dono di presentarci Luigino Santo, accanto a te, modello di fedeltà nel seguirti, prendendo ogni giorno la croce. Fa’ che anche noi sappiamo trasformare la nostra vita e le nostre sofferenze in dono di amore per te e per i fratelli. Concedici, o Signore, per l’intercessione di Luigino Rocchi, la grazia di cui tu sai che abbiamo bisogno. (Chiedere la grazia).

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.

Contatti utili

Chi dovesse riceve grazie o desidera solo immagini e scritti di Luigi Rocchi, può scrivere al Postulatore della causa di Beatificazione, don Rino Ramaccioni:

Via Brodolini, 2 – 62019 Recanati (MC) – Tel. 071 7570804  – Port. 347 6268502 – E-mail: donrino.ramaccioni@libero.it

Fabio Amicosante

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