Il Vangelo di oggi ci dice: “Chi viene a me non avrà fame”

“Chi viene a me non avrà fame”. Nel Vangelo di oggi, Giovanni ci racconta di come Gesù spiegasse ai giudei che la vera manna dal cielo era lui e che bastasse credere in lui per essere sazi.

Il Vangelo di oggi ci dice

Questi infatti gli chiedevano quale segno avrebbe realizzato, visto che Mosè aveva sfamato il popolo nel deserto per grazia di Dio.

Una folla di curiosi chiedeva a Gesù quali segni avrebbe compiuto per loro affinché credessero che fosse il Messia. A tal proposito hanno persino scomodato il parallelo con Mosè e con la manna dal cielo. Ma questo rispose loro che non era stato il profeta a nutrire il suo popolo bensì il Padre che aveva mandato nutrimento a loro con la sua presenza. Quindi, continuando la sua testimonianza, Gesù aggiunge che chiunque crederà in lui non soffrirà né la fame né la sete.

Dal Vangelo secondo Giovanni (6, 30-35): “In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!»”.

Cosa ci insegna il Vangelo di oggi?

Il segno richiesto dai giudei è la testimonianza di amore divino che Gesù ha portato sulla terra. La sua opera di amore e misericordia si sublima con il sacrificio in croce, attraverso il quale noi tutti possiamo beneficiare della salvezza dell’anima. In tal senso vanno lette le parole di Cristo quando dice che il Pane risiede nella fede nel Messia e che una volta conquistata questa nessuno avrà più fame o sete. Quel nutrimento è ciò che la folla desidera avere sempre. Noi come la folla dobbiamo coltivare quel desiderio di essere costantemente nutriti dall’amore divino. Come? Pregando costantemente e mettendo in pratica il Vangelo.

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Luca Scapatello

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