Ecco tutto quello che è utile sapere sulla Corona di Avvento

Potrebbe apparire come uno dei tanti ornamenti natalizi, ma in realtà simboleggia qualcosa di molto prezioso che ha a che fare con l’avvenimento più sbalorditivo della storia dell’umanità.

Cosa rende tanto speciale la Corona di Avvento e come è nata questa devozione che ci apprestiamo a realizzare.

come fare la corona d'avvento
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Cosa rende speciale la Corona di Avvento?

La Corona di Avvento richiama, un tempo di attesa dell’evento più dolce, più gioioso, più eccezionale della storia: la nascita di Gesù, vero Dio e vero uomo. Ha lo scopo di scandire il tempo, per aiutarci a vivere più sentitamente questo cammino, in preparazione della venuta della vera luce che entra nel mondo.

Preghiera, digiuno, sacrifici, fioretti, sono il mezzo per farci crescere nell’amore, verso Dio e quindi verso gli altri soprattutto chi ci è più vicino, e alle volte proprio per questo rischiamo di darlo per scontato. Insomma tutto ciò che ci aiuta a fare spazio, a preparare un posto nel nostro cuore affinché Gesù possa nascere proprio lì, dentro di noi, e portare amore nella nostra vita e intorno a noi.

È davvero interessante allora conoscere il significato dell’origine, della forma, dei colori. Nulla è lasciato al caso. Andiamo a scoprirli.

Origine, forma e colori

La corona di Avvento nasce come simbolo pagano, per celebrare il dio Sole nel solstizio d’inverno, il 25 dicembre, per poi essere adottata successivamente dalla cristianità per annunciare l’attesa del Natale del Signore, l’unico vero Dio che con la sua nascita in mezzo a noi porta la salvezza, e quindi per prepararci all’avvenimento, con maggiore impegno con la preghiera personale e comunitaria. La sua diffusione è avvenuta soprattutto agli inizi del 1900.

La corona è composta da foglie sempreverdi che stanno a significare la continuità della vita, che per noi cristiani va oltre la morte. La forma circolare della ghirlanda simboleggia invece l’eternità di Dio che non ha né inizio né fine, quindi l’immortalità dell’anima e altresì l’unità, che sappiamo quanto sia importante. La corona è inoltre segno di regalità e vittoria, di Cristo Re che ha vinto la morte ed è risorto e vive in mezzo a noi.

Oggi la stragrande maggioranza di corone sono realizzate con candele rosse o bianche, ma il loro colore originario, sarebbe il viola che nella liturgia rappresenta la penitenza, utilizzato per le candele delle prime due domeniche e la quarta di Avvento , mentre per la terza domenica d’Avvento detta Gaudete, il colore della candela indicato sarebbe il rosa, che simboleggia l’amore di Gesù che si fa uomo per noi, per salvarci.

Anche la loro composizione è mutata nel corso degli anni, oggi se ne trovano di svariati tipi, ma per chi volesse rimanere fedele, quanto più possibile alla tradizione, l’elemento circolare alla base, quindi anche un piatto tondo o ovale va benissimo, e un semplice elemento sempreverde per richiamare la vita eterna.

corona Avvento
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Il significato delle candele della Corona di Avvento

La candela della prima domenica si chiama Candela del Profeta e rappresenta la speranza. Ci ricorda che molti secoli prima della nascita di Gesù Bambino, degli uomini saggi chiamati profeti, predissero la sua venuta. Un profeta di nome Michea predisse addirittura che Gesù sarebbe nato a Betlemme:”E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele”. (Mi 5,1)

La candela della seconda domenica è chiamata Candela di Betlemme e rappresenta la salvezza. Ci ricorda la piccola città in cui nacque il nostro Salvatore. “Anche Giuseppe.. salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito..” (Lc 2,4-7)

La candela della terza domenica è chiamata la Candela dei Pastori e rappresenta la gioia dei pastori, i primi ad adorare il bambino Gesù e a diffondere la buona novella. I pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono dunque senz’indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano”. (Lc 2 15-18)

La candela della quarta domenica è la Candela degli Angeli è per onorare gli angeli e la meravigliosa novella che portarono agli uomini in quella notte mirabile. “L’angelo disse loro: «Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: ‘Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore». (Lc 2, 10-12)

La quinta candela infine che andrebbe posta al centro, ma non è una tradizione di tutti, è quella color bianco che si accende la notte di Natale, rappresenta Gesù, Luce del mondo:” Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo”. (Gv.1,9)

Dove metterla e quando accenderla

La Corona di Avvento oltre ad essere posta in chiesa vicino all’altare e accesa durante la celebrazione della Santa Messa  può, anzi è bene che sia presente anche nelle nostre case. È un elemento prezioso che riscalda l’ambiente dove vivono le nostre famiglie, le piccole chiese domestiche.

Le candele vengono accese una alla volta, quindi una per la prima settimana, due per la seconda e così via, il sabato pomeriggio all’ora dei Vespri o la domenica, quando tutta la famiglia è riunita insieme. Durante la settimana si possono tenere accese le candele,  quando si prega, si mangia insieme o per il semplice piacere di richiamare l’attenzione sul tempo di attesa del Natale di Gesù, oppure per meglio accogliere un ospite.

Buon inizio del tempo di Avvento e chi ancora non avesse preparato la Corona, è sempre in tempo per farlo per rendere più calda e accogliente la nostra casa.

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