La suora paragonata a Padre Pio per i suoi straordinari carismi

Una religiosa del nostro tempo, con particolari doni che hanno accresciuto la sua fama, al punto che molti la paragonano a Padre Pio.

suor pura pagani

Suor Pura Pagani – photo web source

Lei è suor Pura Pagani. Tante le testimonianze che riguardano questa suora, dal cuore sincero completamente donato a Dio. Scomparsa all’età di 86 anni, la sua fama di santità continua a crescere di giorno in giorno. Conosciamola meglio.

Una suora come Padre Pio

I doni come quelli di Padre Pio: sono queste le maggiori testimonianze che pervengono e che ricordano suor Pura Pagani, religiosa congregazione delle Piccole Suore della Sacra Famiglia, di Castelletto di Brenzone sul Garda, in provincia di Verona.

Erano in molti a voler parlare con lei e, per questo motivo, attendevano anche ore e giornate nere, ma lei non faceva mancare una parola di conforto a nessuno. Ma chi era suor Pura?

Chi era Suor Pura Pagani

Nasce nel 1914 in provincia di Verona, in una famiglia dove la fede era ben radicata e accolta, tanto che alcuni suoi parenti avevano già preso “il cammino della vita religiosa”. Carmela Pagani, questo era il suo nome prima di prendere i voti.

Era il 1932 quando la giovane si presenta all’Istituto Piccole Suore della Sacra Famiglia, decisa più che mai a intraprendere la strada del suo consacrarsi completamente a Cristo. Nel 1941 pronuncia i suoi voti perpetui.

La sua vita religiosa è sempre stata incentrata sull’educazione dei più piccoli: una vera e propria vocazione, come educatrice di scuola materna, che ha portato avanti fino agli ultimi giorni della sua vita. Ma la sua vita non è sempre stata così facile e semplice: tante sono state le prove, sia fisiche che spirituali che Suor Pura ha dovuto affrontare, in particolare dal 1941 al 1954.

La sua salute cagionevole, le prove volute dalla volontà di Dio, non hanno mai scalfito l’amore e la fede che lei portava nel suo cuore. Una vita vissuta con i bambini e per i bambini. Per loro ha insegnato in varie scuole fino a quando è salita al cielo, a causa di una malattia.

Ma, come dicevamo, la sua fama di santità era già presente quando era ancora in vita ed oggi sono tante le testimonianze in merito che vengono raccolte per la sua causa di beatificazione. Riusciva a confortare chiunque si rivolgesse a lei, anche solo con uno sguardo. Per questo, in molti, paragonano questa “sua capacità” a quella di Padre Pio da Pietrelcina.

Michele: “Lei già sapeva della mia crisi di fede”

Suor Pura sapeva già cosa volevo da lei ancor prima che parlassi, accennando anche al mio legame con Padre Pio che, a suo dire, mi aveva ispirato ad andare da lei. Nelle sue parole ritrovai lo stesso modo di interloquire del frate stimmatizzato con quanti si rivolgevano a lui, infondendo coraggio e anche rimproverando” – racconta artista tarantino Michele Miglionico, il “pittore di Padre Pio”, che la incontrò per venir a capo di una crisi di fede.

Rosalba e il suo crocifisso

Accanto a quella di Michele, vi è anche la storia di Rosalba che ha avuto contatti con Suor Pura, non in modo personale, ma in una maniera quasi divina e prodigiosa. La storia ruota intorno ad un crocifisso, al quale era molto legata: “Quest’oggetto non resterà a lungo nella tua casa, ma lo ritroverai quando scenderà dalla parete” – sentii lei nel suo cuore.

Un crocifisso che le fu richiesta dal suo padre spirituale per pregare per un ragazzo moribondo. A quella richiesta, Rosalba capì che era venuto quel momento che, precedentemente aveva avvertito nel suo cuore. Non voleva distaccarsene, per questo attendeva un segno di conferma.

Fu così che la notte seguente, sognò che il crocifisso era scomparso dalla parete dove era appeso: “Telefonai al sacerdote per avvisarlo che il segno era arrivato e che gli avrei dato il crocifisso“.

La paura che Gesù volesse abbandonarla

Nel cuore della donna c’era un certo timore, come se Gesù volesse lasciarla in quel momento: “[…] E così ogni volta che ne avevo necessità, mi recavo nella cappella privata del sacerdote, dov’era esposto, per raccogliermi in preghiera” – continua a raccontare.

Fu un sogno, però, a colpire Rosalba: “Sognai di entrare in un negozietto di articoli sacri per acquistarne uno nuovo. Mi accolse una suora vestita di bianco con un bellissimo sorriso cui esposi il mio desiderio, avvertendo però che disponevo di appena 15 euro. La suora mi fece cenno di attendere ed entrò in una stanza da cui fuoriusciva una gran luce per poi uscirne con un crocifisso a grandezza d’uomo. ‘Eccolo, è tuo’, mi disse. Nel frattempo la statua di Gesù si animò e scese dal legno per abbracciarmi” – racconta.

La donna rimase stupita da ciò e, dopo averne parlato con il suo Padre spirituale, fu rincuorata del fatto che Cristo non l’aveva abbandonata, anzi. Anche senza il suo Crocifisso.

Il sogno e il dono di Suor Pura

C’era, però, ancora qualcosa che turbava la donna: chi era quella suora che le era apparsa in sogno? “Sfogliando un opuscolo su suor Pura, riconobbi nelle foto proprio la religiosa che mi era apparsa in sogno. Fui colpita da questa suora così umile e sorridente […] E da allora, continuo a parlare a tutti di questa suora così speciale, che mi auguro di veder presto agli onori dell’altare” – conclude.

Fonte: corriereditaranto

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ROSALIA GIGLIANO

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