Studio bufala sulla Sindone: la nuova diceria che attacca il sacro lino

È in atto un nuovo attacco alla Sacra Sindone: il lenzuolo su cui è impressa l’immagine di Gesù viene considerato falso da un nuovo pseudo-studio.

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Lo studio -bufala sulla Sindone – lalucedimaria.it

La Sacra Sindone continua ad essere oggetto di interesse per credenti e non. Se da un lato c’è la venerazione per quello che è considerato, a buon motivo, per fede e ragione, il lenzuolo che ha coperto il Signore Gesù dopo la crocifissione, continuano gli attacchi di chi lo reputa un falso.

Di tanto in tanto sorgono studi, più o meno scientifici, che ne mettono in dubbio l’autenticità e che cercano di annullarne la venerazione. Di recente, salta alla cronaca uno pseudo studio scientifico, che si rivela una bufala, che sostiene che la Sindone non abbia ricoperto un corpo umano bensì un bassorilievo.

Lo pseudo studio sulla Sacra Sindone che la considera un’opera d’arte

Si tratterebbe, perciò, di un’opera d’arte, forse con scopo di devozione, ma secondo quello che si presenta come il risultato di un approfondita ricerca, il telo sindonico non avrebbe ricoperto un corpo umano morto e quindi non sarebbe stato il sudario di Cristo.

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L’autenticità della Sindone – lalucedimaria.it

È il brasiliano Cicero Moraes ad affermare questo. L’uomo è conosciuto per la realizzazione di ricostruzioni tridimensionali al computer di personaggi storici. La ricerca che avrebbe condotto parte proprio da una ricostruzione in 3D in cui ha utilizzato un semplice software open source disponibile per il download.

Niente dal valore così altamente scientifico, ma viene fatto passare come tale e pubblicato sulla rivista Archaeometry. In questo pseudo studio sono stati ignorati una moltitudine di elementi oggetto di ricerca e di risultati di numerosi sindonologi nel corso dei decenni.

Le vere grandi scoperte sul telo sindonico

Sono tanti gli elementi che lasciano traccia della reale storia del telo sindonico e che dimostrano come effettivamente sia un oggetto che trascende la possibile manipolazione umana. A partire dalla presenza di micro tracce di polline mediorientale e di aloe, mirra e aragonite, corrispondente a quelli presenti a Gerusalemme nel periodo storico della morte e risurrezione di Gesù.

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Le vere scoperte sul telo sindonico – lalucedimaria.it

E poi, l’effettivo sangue umano da cui risulta tracciata l’intera immagine, analizzato e catalogato per tipologia e gruppo sanguigno. Ma gli elementi che hanno portato la Chiesa a riconoscere come oggetto di venerazione la Sacra Sindone sono molti altri. Dalla compatibilità delle macchie di sangue con la flagellazione e crocifissione, e nello stesso modo descritto dai Vangeli in una correlazione che combacia perfettamente al mistero dell’immagine che risulta come un negativo fotografico.

C’è poi anche la caratteristica tanto importante della totale assenza di pigmenti: l’immagine non è stata in alcun modo dipinta, ma impressa, evidentemente, dal corpo umano che ha ricoperto. L’immagine sembra sia stata provocata da una radiazione ultravioletta direzionale. Veri scienziati, che hanno studiato seriamente e approfonditamente il telo concordano sul ritenere come causa del modo in cui è stata impressa  l’immagine la  luce sprigionatasi dal corpo di Cristo al momento della risurrezione.

Luci ed ombre su un mistero illuminato dalla fede

Se è ovvio che la fede non si basa sulla Sindone, è altrettanto vero che questa reliquia la conferma e sostiene. Per quel che riguarda quest’ultimo studio in questione, che si rivela essere una vera e propria bufala, la dott.ssa Emanuela Marinelli, sindonologa, ricorda che è lo stesso Moraes ad affermare che il suo lavoro è stato parziale e non tiene conto della complessità degli elementi a corredo dell’oggetto e del mistero che rappresenta.

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Senza una considerazione degli aspetti chimici e fisici, delle analisi microscopiche, delle indagini sulle proprietà del tessuto, sulla dinamica di elementi come il flusso sanguigno umano per analizzarne la corrispondenza, e vari altri, è certamente non attendibile nessuna conclusione.

La Marinelli ha infatti dichiarato che “Questa di Moraes è stata un’operazione pilotata con un ampio spazio pubblicitario su tutti i giornali ad un qualcosa che non lo merita. Ma loro hanno fatto il colpo di piazzare un articolo che non vale nulla addirittura su Archaeometry”.

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