Medico ateo studia la Sindone: quello che scopre lo sconvolge

Da scienziato non credente si avvicina allo studio della Sacra Sindone in cui è impressa l’immagine di Gesù, e tutte le sue convinzioni vengono stravolte.

Nel corso della sua vita, come capita a moltissime persone, si è trovato ad allontanarsi completamente dalla fede che gli era stata trasmessa da bambino, e matura una forte posizione agnostica.

A destra il dottor August Accetta – photo web source

Il suo nome è August D. Accetta, medico statunitense, cresciuto con un’assidua frequentazione della parrocchia, ad Huntington Beach, in California, via via con il passare del tempo e l’ingresso al college aveva totalmente abbandonato il suo rapporto di fede. 

Immerso e fagocitato in un ambiente di stampo fortemente razionalista, si era convinto che ci fosse una incompatibilità insanabile tra scienza e fede, ed era diventato agnostico. 

Successivamente all’inizio del suo lavoro in ambito medico e del suo matrimonio con una donna protestante, l’allontanamento dalla fede diventò sempre più totale e radicato in lui. 

L’incontro che ha cambiato la sua vita 

Una curiosità dapprima puramente scientifica lo porta a interessarsi dello studio della Sindone. Per due anni, dal 1992 al 1994 si concentra a studiarla in modo approfondito. 

Si confronta con importanti studiosi del sacro lino che si trova conservato nel transetto della Cattedrale di Torino, tra cui Allan Wanger, della Duke Medical School nel North Carolina e l’artista ungherese Isabel Piczek che gli fornisce una consulenza sotto l’aspetto storico e artistico. 

Analizzando a 360° il lenzuolo che noi cattolici veneriamo come il sudario che ha avvolto il corpo di Gesù nel sepolcro il risultato è stato di una conversione sconvolgente. 

Attraverso la scienza l’approdo a Dio 

“A differenza di tanti nell’ultimo secolo la scienza mi ha riportato a Dio ha affermato il medico che si è trovato davanti ad un mistero a cui non ha potuto fare altro che orientare la ragione libera da preconcetti e condizionamenti. 

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La Sindone e gli elementi che la costituiscono, come l’evidenza di un corpo che si trova in stato di rigor mortis di pochissimi giorni a seguito del decesso, gli appare come una fotografia dell’evento della Resurrezione.  

Comprende che è un fatto storico, realmente accaduto, e la fondamentale importanza che questo significa per l’uomo di ogni tempo così come è stato per i primi cristiani. 

Constata come l’immagine sia in linea con quanto raccontato nei Vangeli ed escludendo con assoluta certezza la falsificazione e una manipolazione di epoca posteriore, ne deriva il fatto sconvolgente di trovarsi di fronte al corpo e al volto di Gesù Cristo.  

Dopo aver maturato quindi una piena convinzione circa l’autenticità della Sacra Sindone, nasce in lui un processo di conversione e di ritorno in seno alla Chiesa.  Questo lo porta a fare studi teologici e in lui sgorga sempre più forte la convinzione che la vera Chiesa sia quella cattolica.  

Dichiara di essere “felice di trovare Cristo nella Chiesa cattolica. Quando ho cominciato il mio studio non avevo intenzione di ritornarci, ma è lì che mi ha condotto il mio processo di ricerca della verità”. 

Il dottor August D. Accetta – photo web source

Apostolo della Sacra Sindone, promuove la diffusione del culto 

L’amore per il Sacro Sudario che ha cambiato letteralmente la sua vita riportandolo a Dio, ha suscitato in Accetta il desiderio di diffonderne il culto e promuoverne la conoscenza il più possibile.  

E così nel 1996 fonda il Shroud Center of Southern California, centro di studi che mira a raccontare la storia della Sindone e a mettere in evidenza tutti gli aspetti che la mostrano come mistero che squarcia i cuori. 

Il centro di studi ha suscitato molto interesse ed è stato tramite anche di successive conversioni tanto che la Sindone è considerata nel centro come una sorta di quinto Vangelo attraverso l’immagine. 

Il dott. Accetta, che oggi ha 64 anni, invita tutti, ma in particolare i sacerdoti, a lasciarsi travolgere da ciò che il Sacro lino trasmette. Il suo consiglio è quello di avvicinarsi all’immagine “con una mente aperta e un cuore amorevole. Lasciate che il Sudario di Gesù vi aiuti a conoscere e a amare sempre più Gesù e il suo Mistero pasquale”. 

Un incontro con la realtà della sofferenza e della morte di Nostro Signore, ma anche con la sua Resurrezione che tutti possiamo fare attraverso i tanti mezzi, libri, video, studi, a disposizione e facilmente accessibili, per una conoscenza attraverso cui la vita può davvero cambiare. 

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