Signorini dice la verità e si scatena il linciaggio mediatico per silenziarlo

Il popolare conduttore afferma in una frase quella che dovrebbe essere una questione ovvia, eppure si sono scatenate contro di lui le ire dell’intero mainstream, dalla rete ai giornali fino alla sua stessa società di produzione. 

La vicenda mette in luce purtroppo l’ipocrisia di un pensiero unico che sotto il nome del “rispetto” e della “tolleranza” cerca in ogni modo di tappare la bocca con violenza a chi si discosta dalla ideologia dominante offrendo la propria opinione.

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Durante una puntata del Gf Vip il giornalista Alfonso Signorini si è lasciato sfuggire, di tutto cuore e con grande onestà, una frase che dovrebbe essere la naturalità di tutti, in una società che non ragiona secondo riflessi condizionati dalle più triviali ideologie. D’altronde, lo scriveva già lo scrittore G.K. Chesterton: “Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”.

La frase incriminata che dovrebbe essere la normalità

“Siamo contrari all’aborto, in ogni sua forma”, è la “terribile” frase incriminata pronunciata da Signorini durante la diretta di lunedì sera del Grande Fratello Vip. Peraltro, frase che si riferiva nemmeno a un essere umano ma a un animale, in particolare la cagnolina del mentalista Giucas Casella, vittima di uno scherzo proseguito per settimane.

Probabilmente, se si fosse parlato di un essere umano la frase nemmeno sarebbe saltata fuori, ma in questo caso il cortocircuito del politicamente corretto ha generato mostri. Un vero e proprio polverone si è alzato ovunque, nato dal fatto che Giucas Casella non vuole che il suo animale femmina rimanga incinta. Non a caso, la frase di Signorini continua con “tra l’altro. Anche quello dei cani”. 

La prima a levare gli scudi è stata l’opinionista televisiva Selvaggia Lucarelli, forse in cerca di una vicenda scandalistica da spiattellare su tutti i giornali per ribadire che l’uccisione di un bimbo nel grembo della madre, in Italia, non solo è legale ma sarebbe, per il pensiero unico mainstream, persino cosa buona e giusta, quasi auspicabile, di cui non poter essere contrari.

La vulgata “rispettosa” che pretende di imporsi a tutti

Secondo questa vulgata, probabilmente, bisognerebbe inginocchiarsi alla cultura della morte e gridare ai quattro venti che l’aborto è bello e giusto. Ma non è la verità. “Caro Alfonso Signorini, non so a nome di chi credi di parlare, ma NOI abbiamo votato a favore dell’aborto con un referendum che ha la mia età, quindi fammi questo favore: parla per te e per il tuo corpo, visto che non rappresenti nè il paese nè il corpo delle donne”, è la frase della Lucarelli.

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Prima di attaccare Signorini etichettandolo con gli stereotipi legati alla sua persona. “Il moralismo ortodosso urlato al megafono del reality dal conduttore omosessuale pro life, ci mancava solo questo”, facendo mostra del rispetto di coloro che lo pretendono, il rispetto.

In serata è arrivata persino la nota di Endemol, la produzione del programma. “Nella puntata di ieri di Grande Fratello Vip, Alfonso Signorini ha espresso la propria opinione su un tema importante e sensibile come quello dell’aborto, che è un diritto di ogni donna sancito dal nostro ordinamento”.

La risposta di Signorini e la solidarietà della leader Giorgia Meloni

Non manca più nessuno, insomma. “Pur rispettando le opinioni di ognuno, come Endemol Shine Italy esprimiamo la nostra distanza dalla sua personale posizione. In tutte le comunità e in tutti i gruppi di lavoro le opinioni possono essere diverse, e Grande Fratello si distingue da sempre per essere attento a tutte le evoluzioni della società e al rispetto dei diritti civili”, ha spiegato la casa di produzione.

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Così è dovuto arrivare anche l’intervento della stesso Signorini, tramite i suoi canali social, che ha risposto in maniera pacata ed esemplare. “Tra i diritti civili per i quali mi batto da sempre ci sono il rispetto e la difesa della libertà di pensiero. Un principio che difendiamo, anzi difendo, con assoluta fermezza. Indipendentemente dai miei gruppi di lavoro”.

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Nel frattempo, è arrivata la solidarietà del mondo pro-vita e di diversi politici, in primis la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. “In queste ore, Alfonso Signorini è vittima di un vero e proprio linciaggio online per aver espresso un’opinione – che può essere condivisibile o meno – sull’aborto. Mi rammarica apprendere che, questa aggressione a suon di offese e insulti, provenga e sia fomentata dagli stessi che si ergono a paladini del rispetto e dei diritti”, ha scritto la Meloni.

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Che si è mostrata vicina al conduttore per la libertà delle sue opinioni espresse in televisione, cosa diventata evidentemente difficile nel nostro Paese “democratico” e civile. “La mia solidarietà ad Alfonso Signorini: in democrazia non può esistere un pensiero unico. Fatevene una ragione”, ha scritto perentoria Meloni. Ci si chiede quindi in che Paese, da un giorno all’altro all’improvviso, siamo finiti a vivere.

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