Il Santuario della Madonna di Valverde si trova sull’altopiano situato alle falde dell’Etna, tra le meraviglie del panorama della Valle Verde e del Mare Ionio.
Il santuario, fin dalla sua edificazione, è meta di intensi pellegrinaggi. All’interno si venera la stupenda immagine di Maria, posta su di un pilastro, “divinitus formata” ovvero fatta divinamente e non da mano umana.
L’immagine di Maria è legata all’apparizione della Beata Vergine a Dionisio, un terribile brigante che si convertì all’istante. Siamo nel 1399, anni di violenze e di briganti. Da quell’evento nacque uno dei santuario più frequentati e meta di pellegrinaggi di tutta la Sicilia.
Nella seconda metà del sedicesimo secolo la chiesa venne ampliata. La navata assunse così le dimensioni di oggi. In quello stesso periodo fu anche costruito il campanile. Nel 1693 però un forte terremoto distrusse il tetto, ma le mura resistettero.
In quell’evento anche l’icona miracolosa della Madonna si salvò. Le strutture murarie dell’abside però subirono danni irreparabili e nella ricostruzione vennero tagliate, tanto che oggi il presbiterio termina con una parete retta.
Tra le altre modifiche, venne anche chiuso lo lo spazio tra il transetto sinistro ed il campanile. Così da allora la chiesa presenta una piccola navata a sinistra irregolare. Nei primi del diciottesimo secolo inoltre anche la facciata della chiesa subì un’importante modifica.
Nella navata maggiore si trovano così le dieci vetrate artistiche che compongono un racconto armonioso e luminoso, dove a sinistra c’è l’altare della Madonna del Rosario, della Madonna del Carmine e l’elegante porta in legno che porta alla sacrestia, di fianco all’altare dedicato a San Nicola da Tolentino.
Dopo l’altare della Madonna la navata termina con l’altare di Sant’Agostino la cui tela data “1710”. Nella navatella laterale sinistra c’è l’altare del Crocifisso, dove al centro è dipinto Gesù in croce con ai lati dipinti ad olio, l’Addolorata, la Maddalena e San Giovanni Evangelista.
A sinistra di questo altare due palle di ferro, testimonianze dei soldati delle galee siciliane, devoti della Madonna di Valverde. Quelle palle furono lanciate dagli spalti e ferirono a morte il comandante turco Dragut che assediava Malta.
A fianco dell’altare del Crocifisso l’ingresso nella cappella del Sacro Cuore, mentre il convento degli Agostiniani Scalzi rappresenta un’ulteriore appendice del santuario.
Il Santuario della Madonna di Valverde, uno dei più visitati in tutta la Sicilia, è citato anche da Giovanni Verga lo ricorda nella sua novella Il Mistero. Verga spiegava che “la candela della Madonna di Valverde fa miracoli dappertutto”.
Giovanni Bernardi
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