1° dicembre, San Charles de Foucauld: la scelta radicale dell’esploratore che lasciò tutto per Dio

Fu prima un esploratore, e poi dopo una conversione, San Charles de Foucauld dedicò tutta la sua vita a Dio nel deserto.

San Charles de Foucauld
San Charles de Foucauld – lalucedimaria.it

La storia di san Charles de Foucauld, che si ricorda oggi 1 dicembre, è ricca di eventi: una forte conversione segna in due la sua vita e ne fa un santo. Charles nasce il 15 settembre 1858 a Strasburgo. All’età di 6 anni perde entrambi i genitori.

Insieme alla sorella viene affidato alle cure dei nonni e a 12 anni, dopo l’annessione dell’Alsazia da parte della Germania, la famiglia va ad abitare a Nancy. Ha una mente brillante e intelligente e ama leggere molto. Negli anni giovanili lo scetticismo si annida nel suo animo e si allontana dalla fede.

Santo di oggi 1 dicembre, San Charles de Foucauld: Dalla dissolutezza all’adorazione: l’incredibile svolta di Charles de Foucauld

Vive un periodo immerso nel mondo e nei divertimenti, ma tutto ciò lo lascia insoddisfatto. Intraprende la carriera militare e a 20 anni è ufficiale inviato in Algeria. Ma, preso da un’inquietudine interiore, qualche anno dopo lascia il lavoro e si mette a fare l’esploratore in Marocco.

A contatto con quell’ambiente, venendo a conoscenza della fede musulmana e approfondendo la sua ricerca interiore ritorna alla fede cattolica in una grande conversione. La svolta avviene quando va dall’abbé Huvelin nella Chiesa di Sant’Agostino a Parigi: si confessa e riceve la Comunione.

Da lì inizia un percorso con la certezza che non poteva “fare altrimenti che vivere per Dio“. Vuole “esalarsi in pura perdita di sé davanti a Dio“, quindi consacrarsi totalmente. Dopo un pellegrinaggio in Terra Santa entra nella Trappa di Nostra Signora delle Nevi. Alcuni mesi dopo viene inviato nella Trappa di Nostra Signora del Sacro Cuore, una Trappa povera, vicino ad Akbès.

Monaco con cuore e croce sul petto

Si forma alla scuola monastica per 7 anni cercando di vivere strettamente nell’imitazione di Cristo. Sente però un’insoddisfazione e un’inquietudine che lo portano a lasciare la Trappa venedo sciolto dai suoi temporanei impegni trappisti per essere libero di seguire la sua vocazione personale.

Così, va a Nazareth dove vivrà come domestico delle Clarisse. Riteneva di aver ricevuto “la vocazione alla vita nascosta e silenziosa e non quella dell’uomo di parole“, perciò si dedicò ad un’esistenza solitaria, di contemplazione.

Meditando il mistero della Visitazione e comprende di voler imitare “la Santa Vergine nel mistero della Visitazione portando come lei, in silenzio, Gesù e la pratica delle virtù evangeliche tra i popoli infedeli, per santificare questi sfortunati figli di Dio attraverso la presenza della santa Eucaristia e l’esempio delle virtù cristiane“.

Missionario dell’amore di Dio

Viene ordinato sacerdote e nel 1901 si dirige dunque alla frontiera del Marocco, in Algeria, e si mette al servizio del Prefetto Apo­stolico del Sahara. Si veste con una abito bianco che a centro del petto ha un’immagine di un cuore con sopra una croce. Il suo obiettivo è portare a tutti Cristonon con le parole, ma con la presenza del SS. Sacramento, l’offerta del divin sacrificio, la preghiera, la penitenza, la pratica delle virtù evangeliche, la carità, una carità fraterna e universale, condividendo fino all’ultimo boccone di pane con ogni povero, ogni ospite, ogni sconosciuto che si presenti e ricevendo ogni uomo come un fratello benamato“.

Costruisce un eremo e vive da monaco, ma al tempo stesso accoglie tutti coloro che bussano alla sua porta. A causa della chiusura delle frontiere con il Marocco si sposta verso i Tuareg nel cuore del Sahara, a Tamanrasset, come povero tra poveri.

Il 1°dicembre 1916 una banda di razziatori gli tende un agguato. Un ragazzo, bussa alla sua porta e quando lui apre lo cattura, lo lega a mani e piedi con delle redini di cammello mentre i complici rapinano la casa. Nel frattempo, quando stanno per arrivare i soldati, gli sparano e lo uccidono gettando poi il suo corpo in una fossa.

Trovato, riceverà degna sepoltura e successivamente i suoi resti sono stati traslati ad El Gorea in Algeria. Beatificato nel 2005, è stato canonizzato nel 2022 dopo numerose testimonianze di miracoli nel corso degli anni e avvenuti per sua intercessione.

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