San Fedele, il Santo di oggi 24 aprile: filosofo dei cristiani

San Fedele da Sigmaringen fu un missionario cappuccino tedesco. Operò nelle zone protestanti d’Europa a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento. 

San Fedele da Sigmaringen
San Fedele da Sigmaringen (photo websource)

San Fedele da Sigmaringen, al secolo Markus Roy, nacque il 1° ottobre del 1577. Si laureò in filosofia e diritto all’università di Friburgo (Svizzera). I genitori lo avviarono agli studi, vedendo in lui il più dotato tra i figli. La fama di filosofo ed educatore crebbe tra le famiglie più note dell’Europa occidentale, tanto che il conte di Statzingen gli affidò alcuni giovani, compresi i figli, perché li educasse.

San Fedele avvocato dei poveri

Il suo spirito è da sempre votato all’aiuto dei poveri. Dopo l’esperienza da educatore riprese gli studi universitari, laureandosi in giurisprudenza. Divenne quindi avvocato e questo gli permise di mettere in atto la sua volontà di aiuto. Iniziò a difendere e aiutare a titolo gratuito molti poveri del suo paese, meritando la nomina di avvocato dei poveri. Da qui il passo fu breve per intraprendere una vita dedita alla povertà e al rigore. A trentaquattro anni chiese di essere ordinato sacerdote e di entrare all’interno dell’Ordine dei Cappuccini di Friburgo.

L’esperienza tra i Cappuccini e la predicazione

Il 4 ottobre del 1612 venne ordinato sacerdote e approfondì i suoi studi teologici a Costanza. Successivamente divenne guardiano del convento di Rheinfelden, poi in quello di Friburgo, quindi in quello di Feldkirch. Uno dei campi in cui spiccò particolarmente fu la predicazione. Ottenne molte conversioni nella turbolenta Svizzera del periodo. Le idee protestanti si facevano avanti e San Fedele con la sua predicazione semplice ma incisiva si oppose in maniera ferma ai movimenti calvinisti e zwingliani.

La missione anti protestante

San Fedele divenne molto celebre con le sue predicazioni. Il vescovo di Coira gli chiese di formare un gruppo di frati missionari al fine di contenere le spinte protestanti nella sua diocesi. Nel 1621 Fedele da Sigmaringen accettò la richiesta e l’anno successivo divenne Superiore delle missioni nei Grigioni (Svizzera) per mano della neonata Congregazione de Propaganda Fide. Durante l’anno 1622 ottenne moltissime conversioni.

Il martirio e il culto

Il 24 aprile del 1622 andò a predicare a Seewis. San Fedele sapeva dei rischi che correva predicando in quel luogo, tuttavia la forza della fede lo spinse ad andare. All’uscita dalla Chiesa un gruppo di soldati armati lo accerchiò e lo uccise, proprio mentre invitava la folla alla conversione. Papa Benedetto XIII lo proclamò beato nel 1729. Divenne Santo durante il pontificato di Benedetto XIV, il 29 giugno 1746. La Chiesa cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 24 aprile.

Fabio Amicosante

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