San Giovanni XXIII, il Santo di oggi 11 ottobre: il Papa buono

San Giovanni XXIII è comunemente ricordato come il Papa buono, vista la sua vicinanza al popolo. È stato canonizzato da Papa Francesco nel 2014.

San Giovanni XXIII Papa
San Giovanni XXIII (websource)

San Giovanni XXIII, al secolo Angelo Giuseppe Roncalli, nacque a Sotto il Monte (Bergamo) il 25 novembre 1881. I suoi genitori, umili contadini, lo fecero battezzare la sera stessa del 25 novembre, nella chiesetta vicina alla loro abitazione. Dopo aver intrapreso i primi studi giovanili, Angelo entrò nel Seminario di Bergamo. Trasferitosi a Roma, nel 1901 continuò i suoi studi, che lo vedevano eccellere dato il suo impegno e la sua dedizione. A Roma il Santo studiò la Teologia nel Pontificio Seminario Romano dell’Apollinare.

San Giovanni XXIII e il sacerdozio

Per il giovane Angelo, la vocazione non tardò ad arrivare e, il 10 agosto del 1904 ricevette l’ordinazione sacerdotale a Roma. Aveva 23 anni quando divenne Sacerdote e, subito dopo la nomina, il rettore del Seminario Romano gli chiese di rimanere a Roma per approfondire gli studi di Diritto Canonico. Questo non fu possibile perché Angelo fu richiamato a Bergamo, dal Vescovo, per ricoprire la carica di segretario.

L’esperienza della Prima Guerra Mondiale

Come molti altri Sacerdoti, anche Giovanni XIII fu arruolato nell’esercito ed inserito nei reparti di sanità. Dal 1916 Angelo ricoprì la carica di cappellano militare. Questa personale esperienza gli fu molto utile in futuro, poiché al suo rientro a Bergamo (dichiarata città ospedaliera) continuò a seguire le pratiche di cui era responsabile e curò personalmente l’apertura di alcune “Case dello studente”, per l’ausilio dei giovani studenti del posto.

Le esperienze all’estero

Risale al 1925 la sua nomina vescovile. Poco prima di esser stato nominato Vescovo, il futuro Giovanni XXIII ricevette diverse cariche diplomatiche fuori dall’Italia. Nello stesso anno della nomina vescovile, il Santo divenne Visitatore apostolico in Bulgaria. Il suo compito principale era quello di riallacciare i rapporti tra Chiesa, governo e casa reale bulgara. Questa fu per lui una grande esperienza (doveva durare poco tempo, ma si protrasse per circa 10 anni), in quanto grazie ad essa, il neoeletto Monsignore conobbe di persona la varietà dei riti della Chiesa, tra cui quello Orientale.

L’esperienza in Turchia e a Parigi

Le sue doti non passarono inosservate: qualche anno dopo, nel 1934, Angelo Roncalli venne inviato alla Delegazione apostolica di Turchia e Grecia, ricevendo la nomina di Amministratore apostolico dei latini di Costantinopoli. Il Pontefice Pio XII lo nominò successivamente Nunzio apostolico a Parigi. La sua esperienza risultò fondamentale, in un paese che stava vivendo un processo di laicizzazione dello Stato.

La vicinanza con il popolo

Lo stretto contatto con la popolazione rappresentò una caratteristica fondamentale nell’operato del futuro Papa. Questa sua prerogativa si fece più limpida già prima dell’elezione papale. Nel 1953 Roncalli fu creato cardinale da Papa Pio XII e lo stesso anno divenne Patriarca di Venezia. Nell’esercitare il suo ruolo, il Santo condusse una vita modesta, spesso faceva lunghe passeggiate per le strade, fermandosi a conversare con i gondolieri. Cercò in ogni modo di evitare barriere formali con i fedeli. Era solito affermare: “chiunque può aver bisogno di confessarsi e non potrei rifiutare le confidenze di un’anima in pena”.

L’elezione papale

Il 28 ottobre del 1958, a seguito della morte di Papa Pio XII, Angelo Roncalli fu eletto Papa. Scelse il nome di Giovanni XXIII e il 4 novembre, giorno della sua incoronazione, ribadì a tutto il mondo che la sua missione era principalmente una missione pastorale. Il Santo si recò spesso in periferia, visitò carceri e parrocchie. Con l’avvento del nuovo Pontefice, cambiò radicalmente il modo di essere Papa. Giovanni XXIII fu il primo a varcare i confini del Lazio: visitò Loreto e Assisi prima del Concilio.

Il Papa buono

Il suo carisma si rivelò di grande spessore. Il Santo visitò più di una volta parrocchie situate in zone periferiche. Non mancarono inoltre le visite alle carceri: la visita alla prigione romana di Regina Coeli, nel giorno di Santo Stefano è emblematica. In quella giornata il Santo Padre disse: “non potete venire voi da me, vengo io da voi”. La vicinanza a queste realtà gli valse l’appellativo di Papa buono, inizialmente diffuso tra i soli romani, poi riconosciuto in tutto il mondo.

Il Concilio Vaticano II

Nonostante il suo Pontificato non durò a lungo, alcune sue scelte sono rimaste nella storia e nella memoria dei fedeli. Quasi a sorpresa, il 25 gennaio del 1959, nella Basilica di San Paolo fuori le mura, San Giovanni XXIII annunciò l’indizione del Concilio Vaticano II. Lo scopo, come spiegò nel discorso di apertura dell’11 ottobre, era che la Chiesa potesse dare nuove risposte di fronte ai problemi e alle sfide della società contemporanea.

Culto

Giovanni XXIII non vide la conclusione del Concilio, poiché morì il 3 giugno del 1963. Il suo pontificato, breve ma intenso, lasciò un segno indelebile tra i fedeli di tutto il mondo. Nel corso del Grande Giubileo (2000), il Pontefice fu beatificato. Il 27 aprile del 2014 Papa Francesco ha celebrato la cerimonia per la sua canonizzazione, unita a quella di Giovanni Paolo II. La Chiesa cattolica festeggia la sua memoria liturgica l’11 ottobre.

Fabio Amicosante

 

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