Santissimo Nome di Maria: come invocare la Madre di Dio e nostra

La celebrazione del Santissimo Nome di Maria ci conferma la presenza, tra noi e per noi, della Madre per eccellenza.

Nome di Maria
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Questa festività è definita, dal Martyrologium Romanum, nel seguente modo: “12 Settembre: Santissimo Nome della B. V. Maria. In questo giorno, viene rievocato l’ineffabile amore della Madre di Dio verso il Figlio santissimo e viene posta avanti gli occhi dei fedeli la figura della Madre del Redentore per essere piamente invocata”.

Una descrizione che pone l’accento sulla infinita devozione dei fedeli cristiani (e non solo cristiani) verso la Madonna.
La celebrazione del Santissimo Nome di Maria venne promossa, nel 1513, da Papa Giulio II. Inizialmente, riguardava solo la Diocesi di Cuenca (Spagna). Fu papa Gregorio XV a diffonderla anche nella Diocesi di Toledo, mentre Papa Clemente X, nel 1671, la permise in tutta la Spagna.

Il Nome di Maria celebrato in tutta la Chiesa

Nel 1685, poi, divenne una festività per tutta la Chiesa universale, grazie a Papa Innocenzo XI (oggi Beato). La data designata non è stata sempre quella del 12 Settembre. Alla celebrazione del Santissimo Nome si Maria fu riservata questa data, solo dopo una lunga serie di modifiche. Si scelse quel giorno, in quanto ricordava il momento in cui, nel 1683, l’Imperatore Leopoldo I d’Austria e il Re di Polonia Giovanni III Sobieski si erano accordati per combattere, unendo le forze, l’avanzata dei turchi musulmani, verso l’ Austria.

Dopo che diversi Papi ne avevano limitato o riaffermato la valenza, nei corso dei secoli, fu Papa Giovanni Paolo II, nel 2002, a deciderne la propagazione, anche se come memoria facoltativa e comunque confermata per il 12 Settembre.
Il Santissimo Nome di Maria è apprezzato anche da altre branche del cristianesimo, ma la Chiesa cattolica ha istituito addirittura la Mariologia, come materia teologica che studia proprio la Madre di Dio.

Santissimo Nome di Maria
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Di lei sappiamo, prima di tutto, cosa dicono i Vangeli e che, ancora oggi, non manca di rimanere accanto ai suoi figli terreni, come ribadito dalle sue apparizioni, numerosissime in tante parti del mondo, in cui invoglia a chiedere la sua intercessione presso Dio e a combattere il male con l’Ave, o Maria.

Preghiera al Nome di Maria di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori

O potente Madre di Dio e Madre mia Maria, è vero che non sono degno neppure di nominarti, ma tu mi ami e desideri la mia salvezza.
Concedimi, benché la mia lingua sia immonda, di poter sempre chiamare in mia difesa il tuo Santissimo e potentissimo Nome, perché il tuo Nome è l’aiuto di chi vive e la salvezza di chi muore.

Maria purissima, Maria dolcissima, concedimi la grazia che il tuo Nome sia, da oggi in poi, il respiro della mia vita. Signora, non tardare a soccorrermi ogni volta che ti chiamo, poiché, in tutte le tentazioni e in tutte le mie necessità, non voglio smettere di invocarti, ripetendo sempre: Maria, Maria.

Maria, “amore mio”

Così voglio fare durante la mia vita e spero particolarmente nell’ora della morte, per venire a lodare eternamente in cielo il tuo amato Nome: O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria”. Maria, amabilissima Maria, che conforto, che dolcezza, che fiducia, che tenerezza sente l’anima mia anche solo nel pronunciare il tuo Nome, o soltanto pensando a te!

Ringrazio il mio Dio e Signore che ti ha dato, per mio bene, questo Nome, così amabile e potente. O Signora, non mi basta nominarti qualche volta, voglio invocarti più spesso per amore; voglio che l’amore mi ricordi di chiamarti ad ogni ora, in modo tale da poter esclamare anch’io insieme a Sant’Anselmo: O Nome della Madre di Dio, tu sei l’amore mio!”.

La misteriosa pergamena proveniente dal Cielo che la Madonna ha donato alla veggente Mirjana di Medjugorje

Mia cara Maria, mio amato Gesù, i vostri dolcissimi Nomi vivano sempre nel mio ed in tutti i cuori. La mia mente si dimentichi di tutti gli altri, per ricordarsi solo e per sempre di invocare i vostri Nomi adorati. Mio Redentore Gesù e Madre mia Maria, quando sarà giunto il momento della mia morte, in cui l’anima dovrà lasciare il corpo, concedetemi allora, per i vostri meriti, la grazia di pronunciare le ultime parole, dicendo e ripetendo: “Gesù e Maria vi amo, Gesù e Maria vi dono il cuore e l’anima mia”.

 

Antonella Sanicanti

 

 

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