Il Rosario ogni giorno: 21 maggio in diretta dal Santuario “Madonna di Nagasaki” in Giappone

Ventunesimo giorno col Rosario in collegamento ogni volta da un diverso Santuario mariano, per la preghiera di maggio voluta da Papa Francesco.

Santuario Madonna di Nagasaki, in Giappone
Santuario Madonna di Nagasaki, in Giappone – photo web source

Il Santo Padre ha affidato l’organizzazione di questa preghiera per la fine della pandemia, al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Ognuno di noi innalzerà la sua preghiera alla Vergine Maria, in comunione spirituale con tutti i fedeli del mondo.

Il Rosario del mese di maggio

Per questo mese di maggio, il Santo Padre ha voluto coinvolgere i principali Santuari mariani del mondo per la recita del Rosario giornaliero dedicato a Maria. Tante sono le richieste che si innalzeranno, in questi giorni, grazie alla Corona del Rosario. Ma ce ne sarà una in particolare: la fine della pandemia e la guarigione di tutti gli ammalati dal Covid.

Una preghiera che raggiungerà tutti i fedeli del mondo, che unirà insieme i sacerdoti, i religiosi e l’intero popolo di Dio. Come è scritto negli Atti degli Apostoli: “Da tutta la Chiesa saliva incessantemente la preghiera a Dio”.

21 maggio: il Santuario mariano in Giappone

Come da programma stilato, ogni giorno, dal Santuario scelto, la recita del Rosario alle ore 18, sarà per una particolare intenzione. Oggi, venerdi 21 maggio, si prega dal Santuario “Madonna di Nagasaki” in Giappone. Sarà possibile seguire la preghiera su tutti i media Vaticani, a partire da Vatican News.

La preghiera sarà per tutti gli operatori socio – assistenziali.

Santuario “Madonna di Nagasaki” in Giappone

La cattedrale di Santa Maria è una cattedrale cattolica situata a Nagasaki, sede dell’arcidiocesi di Nagasaki.

I lavori per la costruzione della cattedrale in stile Neoromanico iniziarono nel 1895. Nel 1865, il sacerdote francese Bernard Petitjean scoprì che quasi tutti gli abitanti del villaggio Urakami erano cristiani. Tra il 1869 e il 1873, più di 3600 abitanti cattolici furono banditi dalla città.

Durante il loro esilio 650 cristiani morirono martirizzati. I Kakure kirishitan (cristiani nascosti) decisero di ritornare a Nagasaki sette anni dopo l’esilio e di fondare la propria chiesa. Acquistarono la terra del capo del villaggio dove avevano avuto luogo gli interrogatori. Gli interrogatori erano interrogatori per scoprire i cristiani: ai sospettati veniva imposto di camminare sopra l’icona della Vergine Maria o di Gesù.

Pensarono che il posto fosse adeguato per il ricordo costante della loro persecuzione. La costruzione dell’edificio fu iniziata da padre Francine e fu completata sotto la guida di padre Regani. Le guglie gemelle raggiunsero i 64 metri di altezza nel 1875. Una volta completata nel 1925, la cattedrale è stata la più grande chiesa cattolica in Asia orientale.

La bomba atomica che cadde a Nagasaki è esplosa a soli 500 metri dalla cattedrale distruggendola completamente. La messa per le vittime si è celebrata sei giorni dopo il 15 agosto 1945 nella chiesa dell’Assunzione di Maria.

La nuova cattedrale è stata ricostruita nel 1959, dopo un duro dibattito tra il governo cittadino e i cristiani. Il governo cittadino suggerì di preservare il sito dell’antica cattedrale come parte del patrimonio culturale di Nagasaki, e di ricostruire la nuova chiesa in un sito alternativo. Tuttavia, molti cristiani hanno fortemente voluto ricostruire la cattedrale sulle rovine della precedente perché quel luogo era il simbolo delle lunghe persecuzioni subite. Nel 1980 la chiesa fu ristrutturata nell’originale stile francese.

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ROSALIA GIGLIANO

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