Robin Williams, la toccante lettera di Susan: “Ho perso il mio miglior amico”

La morte di Robin Williams sconvolse tutto il mondo, l’attore si tolse la vita dopo anni di sofferenza per una malattia non riconosciuta.

Robin Williams
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La vedova dell’attore ha voluto scrivere una lettera aperta per sensibilizzare e far conoscere la malattia che le ha portato via il marito ed il migliore amico. 

La terribile malattia che ha colpito Robin Williams

In seguito al decesso dell’attore, si è scoperto che questo era affetto da Demenza da corpi di Lewy. Si tratta di una malattia neuro degenerativa simile all’Alzheimer ma che ha elementi in comune e di correlazione con il Parkinson. Lo stato mentale del soggetto che ne è affetto si deteriora con il passare del tempo e nel caso di Robin, lo portò a pensare di avere malattie ad ogni organo del corpo. Proprio la sofferenza che provava lo ha portato a togliersi la vita.

La splendida lettera di Susan

Trattandosi di una malattia di cui si conosce poco e che è difficilmente diagnosticabile, la vedova dell’attore, Susan Schneider, ha deciso di spiegare di cosa si tratta e come si presenta. Prima di addentrarsi nel racconto la donna spiega che al momento ci sono ben 1,5 milioni di persone affette da Demenza da corpi di Lewy negli Usa. Quindi sottolinea come questo “Terrorista nel cervello del marito” gli abbia tolto non solo il compagno, ma anche il suo più grande amico: “Robin ed io avevamo incontrato l’una nell’altro quell’amore incondizionato a cui avevamo sempre anelato”.

Susan spiega che tutto è cominciato quando il marito ha avvertito diversi sintomi che apparentemente non erano correlati. Le analisi non avevano dato riscontri e questo lo aveva tranquillizzato, ma presto la sua vita sarebbe diventata un incubo. Durante un weekend l’attore ha avvertito disturbi intestinali, una cosa che gli capitava spesso quando era sotto pressione, ma in quel caso fu diverso: “La paura e l’ansia sono arrivate a un livello allarmante. Mi sono chiesta se mio marito non fosse diventato ipocondriaco”.

Nei mesi successivi la situazione è precipitata, Robin avvertiva sintomi di vario tipo che andavano e venivano e solo alcuni di questi erano rilevanti al fine di una diagnosi. Per l’attore quei sintomi erano segnale di possibili malattie, con il passare del tempo divenne paranoico, soffriva di insonnia e di vuoti di memoria: “Vorrei che avesse saputo perché soffriva, che avesse saputo che non era debole di cuore, spirito o carattere”, scrive con amarezza la moglie.

La diagnosi del Parkinson ed il definitivo declino

Qualche tempo dopo gli venne diagnosticato il Parkinson, malattia che giustificava molti dei sintomi che aveva (e che pare sia collegata alla LBD). In quel momento l’attore sembrava rinfrancato, quantomeno sapeva cosa lo aveva colpito e poteva ritardarne gli effetti. Per un’intera estate era tornato quasi tutto normale, la Susan aveva un brutto presentimento: “in qualche modo sapevo che Robin non ci credeva”. La sua sensazione era corretta visto che presto le sue condizioni mentali e fisiche si sono deteriorate.

Dopo la morte del marito la donna ha cercato una spiegazione medica a quanto accaduto all’attore. Ha scoperto cos’era la Demenza da corpi di Lewy ed ha saputo da un medico che era come se avesse un tumore a tutti gli organi. Adesso lotta affinché questa malattia venga studiata e conosciuta, con la speranza che altri possano arrivare in tempo ad una diagnosi corretta.

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Luca Scapatello

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