Ansia, panico, depressione: come affrontarli? La parola a voi

L’ansia di non farcela ci porta, spesso, anche a perdere la fede e la fiducia in noi stessi. Ma è sempre così?Ansia Panico Depressione

Tanti possono essere i momenti di sconforto che attraversiamo durante la nostra vita, ma l’importante è saper rialzare la testa, sempre e comunque.

Quante volte ci siamo chiesti: “Ce la farò a superare anche questa?”, o ancora: “Ma perché proprio a me? Dio non sapeva scegliere qualcun altro a cui mandare questo problema?”…solo per citare alcune delle situazioni nelle quali potremmo trovarci. Molte altre volte, però, siamo costretti ad affrontare momenti e situazioni ben più gravi per la nostra vita, come la malattia o la morte.

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La parola a voi…

Allora lì possiamo cadere nello sconforto più totale. Per questo, abbiamo cercato di capire quali possono essere le reazioni, anche ad istinto, di ognuno di noi, davanti alle difficoltà (piccole o grandi che siano), ponendovi una domanda:

Se anche tu hai sofferto di attacchi di panico, depressione e ansie improvvise in passato, ti chiediamo come sei riuscita a sconfiggere queste patologie?

Vi abbiamo chiesto di lasciarci un vostro commento, una vostra opinione, una vostra testimonianza…alcune di queste ci hanno particolarmente colpito.

Ansia

Si tratta di uno stato psichico dell’individuo caratterizzato da una sensazione di intensa preoccupazione o paura, relativa a uno stimolo ambientale specifico, associato a una mancata risposta di adattamento da parte dell’organismo. Ciò causa stress alla persona che ne soffre.

  • Ne ho sofferto per 8 lunghi anni…non venivo capita da nessuno. Mi criticavano perché non c’era motivo…bastava un pò di attenzioni da chi mi stava vicino…Mi davano gli ansiolitici, ma rifiutavo di prenderli perché avevo all’epoca due figli piccoli. Lontana dalla famiglia dovevo essere lucida e vigile per accudirli. Criticata derisa e umiliata da chi doveva sostenerti… Poi una speranza per uscirne. Un medico doveva prendere la specializzazione in agopuntura. Ho fatto da cavia…ne sono venuta fuori…anche grazie alla preghiera. Mi ci sono aggrappata con tutta me stessa…Chiedo ancora sostegno alla fede…Ho buttato tutto alle spalle. È solo un cattivo ricordo. L’unico rimpianto è non aver vissuto quegli anni”.

Attacchi di panico

Gli attacchi di panico sono caratterizzati da intensi stati di ansia che si presentano, in maniera imprevedibile, generalmente senza una razionale causa scatenante, durando per diversi minuti e lasciando sovente la persona provata.

  • Una decisione che prese mia mamma e mio marito. Un viaggio organizzato a Lourdes e mi mandarono il mio papà per compagnia. Li è iniziato il mio percorso di guarigione. Iniziai a pregare di più e piano piano iniziai a non avere più attacchi di panico. Quando incominciavo a sentirmi strana incominciavo a dire il rosario e pregavo. Sono passati 24 anni. Non ho più avuto attacchi di panico. Ho sofferto di attacchi di panico per 2 anni”.
  • “Ne soffro e posso dire che le preghiere magari aiuteranno in futuro ma fino ad ora solo le medicine mi hanno aiutata! Posso confermare perché sono tre anni che soffro di ansia e blocchi psicosomatici”.
  • Soffro di attacchi di panico da circa 8 anni, per un po’ sono stata allo sbando, poi sono andata da una neurologa che oltre a darmi calmanti non poteva fare perché i miei attacchi arrivavano da problemi con cui purtroppo devo convivere e non riesco a superarli. I calmanti non aiutano perché devo comunque lavorare e muovermi e i medicinali mi fanno stare a letto e non posso permettermelo anche se vorrei tanto, io non vorrei uscire più. La preghiera è la fede, preghiera e suppliche a cui mi aggrappo con tutta la forza che ho mi aiutano a tenermi in piedi, il Rosario e le meditazioni sulla Passione di Nostro Signore mi fanno andare avanti, se non fosse per questo io la mattina non riuscirei neanche ad alzarmi. Lode a Dio sempre”.

Depressione

Il disturbo depressivo è una patologia psichiatrica o disturbo dell’umore, caratterizzata da episodi di umore depresso accompagnati principalmente da una bassa autostima e perdita di interesse o piacere nelle attività normalmente piacevoli.

  • Con la conoscenza del mio Signore e con le persone che a messo nel mio camino e la mia buona volontà di accettare sia cose brutte che buone incontrerò altre mille difficoltà ma niente mi può toccare perchè sono rinata grazie alle cose brutte e alle cose cattive eccomi più forte che mai”.

Abbiamo scelto di postarvi solo alcune delle opinioni dei nostri utenti: non siamo qui a giudicare quale sia l’opinione giusta o quella sbagliata, né tantomeno dire che la medicina possa essere messa da parte per far spazio alla sola preghiera.

Preghiera breve per il nostro vescovo

La preghiera e la meditazione

Sappiamo bene che, la sola preghiera, non guarisce il fisico, ma è un buon antidoto per la guarigione dell’animo e dello spirito. Meditare sul problema può essere un trampolino di partenza per elaborare il problema che siamo costretti ad affrontare, perché è sempre importante ricordare una cosa: Gesù Cristo non ci lascia mai soli!

C’è una massima che dice: “Se Dio ci toglie qualcosa o qualcuno, è perché ha in serbo per noi cose più belle e più grandi”. Ecco: basiamo la nostra attenzione su questo.

La preghiera deve essere considerata, quasi, come un metodo da affiancare alla medicina, poiché allevia, aiuta, lenisce le sofferenze dell’animo, portando anche il corpo a sopportare meglio la fatica e la difficoltà che si trova a dover affrontare.

Confidarsi, magari, con il proprio Padre Spirituale, può essere un’ottima via per poter avvicinarsi ancora di più a Cristo, specie nei momenti di sofferenza, poichè è anche attraverso l’affiancare la nostra sofferenza al Cristo in croce, si può arrivare a quello stato di tranquillità tanto desiderato. La preghiera, affiancata alla medicina, può essere una buona terapia.

ROSALIA GIGLIANO

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