Quando la psicologia dà ragione a ciò che è scritto nel Vangelo

E se degli studi psicologici confermassero che il nostro benessere deriva dalla fonte di cui Gesù ci parla da 2000 anni?

Mani con fiori
photo web source

C’è una forza misteriosa dietro a un atto di gentilezza che parte dal cuore, che può essere contagioso e cambiare le cose.

Non possiamo infatti sapere quale effetto abbiano realmente i nostri gesti, tutti, da quello più bello a quello peggiore: per questo occorre prestare attenzione a noi stessi, come ci dice Gesù. Ricordandoci della “regola d’oro” che Lui ci ha insegnato: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti” (Mt 7,12). Se infatti amare significa fare del bene al prossimo, è facendo ciò che si fa la volontà di Dio e si ama Dio concretamente.

Un cambiamento nel mondo

Secondo Cristina Milani, psicologa svizzera e presidente del World Kindness Movement, il buon esempio sarebbe indispensabile per dare vita a un cambiamento positivo a livello mondiale. Iniziando dal poco: un saluto, un “grazie”, lasciando scivolare le offese e abbandonando l’aggressività.

Questi atteggiamenti, accompagnati dall’ottimismo, al saper perdonare e alla gratitudine porterebbero secondo alcuni studi alla felicità e ad un benessere che influirebbe in maniera importante nella nostra vita.

È quanto sostenuto da Daniel Lumera, esperto di scienze del benessere e Immaculata De Vivo, docente di medicina alla Harvard Medical School e professoressa di epidemiologia alla Harvard School of Public Health, autori del libro Biologia della gentilezza. Entrambi riterrebbero che i valori della gentilezza e del rispetto si potrebbero paragonare a medicine “naturali” in grado di influire positivamente anche sulla nostra salute e sul nostro benessere diffuso.

LEGGI ANCHE: Preghiera a Don Bosco per i giovani e per il momento attuale di oscurità

Che la scienza non stia confermando quello che Gesù dice nel Vangelo? La gentilezza è un “effetto collaterale” dell’amore che Gesù ci insegna e ci indica di farne come via vera per la felicità. Non dimentichiamoci mai di essere gentili, quindi di amare dimostrandolo con piccoli contagiosi gesti, per diffondere nel mondo il Vangelo di Gesù a partire dalle piccole azioni quotidiane: vedremo migliorare concretamente la nostra vita e quella degli altri.

Elisa Pallotta

Impostazioni privacy