Quali rischi sono da evitare quando “parliamo” con i defunti

Possiamo sentire la loro vicinanza sempre, anche se non ci sono più? È una domanda con cui ognuno di noi si confronta quando perde una persona cara e vorrebbe mantenere un contatto con essa.

E’ bene mantenere un dialogo con loro, ma prestando le giuste attenzioni. Perchè si può cadere in “determinate pratiche” che non hanno nulla a che vedere con la fede.

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Coloro che intercedono per noi

I Santi sono coloro ai quali ci rivolgiamo per chiedere di intercedere e di portare la nostra preghiera al cospetto dell’Altissimo. Anche i nostri cari defunti, pur se non sono più fisicamente con noi, non ci lasciano mai e mai ci fanno sentire soli.

Spesso, nei momenti di angoscia, il nostro pensiero è sempre uno: “Dio dove sei?”, o ancora “Dove sono i Santi?”. Sembra che li invochiamo ma nessuno risponde. Invece non è così: loro sono sempre con noi, vicino a noi ed intercedono per noi.

Parlare con i defunti: una pratica da non perdere

È una buona pratica quella di non smettere mai “di parlare” con loro, allo stesso modo di come ci rivolgiamo ai Santi. No, non significa essere pazzi: significa avere fiducia in loro, sentirli vicino in particolari momenti della vita anche, come se non se ne fossero mai andati.

La stessa cosa con i Santi. Ognuno di noi ha un Santo verso il quale nutre una speciale e particolare devozione. Ecco: ogni volta che ne abbiamo bisogno, ma anche solo per sentire la sua vicinanza, lo invochiamo e chiediamo a lui, anche, le grazie che ci occorrono. Certo: tutto viene da Dio Padre. Ma questo ci fa capire come essi possano intercedere presso di Lui, portargli e presentargli le nostre preghiere, specie quando chiediamo perdono per i nostri peccati.

Il distacco da una persona cara, spesso, non è facile da assorbire e superare, in particolare se questa conviveva con noi e, ora, la sua assenza in casa, si sente. E’ un pezzo che manca e vorremmo che tornasse da noi.

Il pericolo di cadere in cose che non c’entrano con la fede

Questo, può portare, se non supportato da una fede salda e da un sentirsi a tu per tu con Dio, ad un effetto opposto, ad una sorta di “allontanamento” dalla fede stessa, che può portare anche verso pratiche esoteriche, che nulla hanno a che vedere con la fede e con Dio.

Quanti sono coloro che si rivolgono ai cartomanti per sapere “dove sono i loro cari defunti e se stanno bene”. O, peggio ancora, si cerca di invocarli attraverso le sedute spiritiche. Tutte pratiche che sfociano verso la magia e che allontanano ancora di più da Cristo.

Un dialogo con i defunti non è da considerarsi tale, o qualcosa di magico o esoterico, anzi. E’ rapporto di fiducia, come se da noi non se ne fossero mai andati. Noi preghiamo per loro e loro portano la nostra preghiera a Dio. Come fanno i Santi.

Un legame che difficilmente si spezzerà, se abbiamo fede sincera. Perché coloro che sono già passati all’altro mondo, hanno sempre bisogno di noi e delle nostre preghiere, come anche noi di loro e della loro presenza nel nostro cuore.

È un fatto speciale, che mai nessuno potrà rompere o spezzare.

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