Papa Francesco “striglia” la Chiesa: la risposta del card. Bassetti

Papa Francesco “riprende” la Chiesa a uscire dalla sua immobilità, affinché tutti cambino verso quella dimensione missionaria da lui tanto sospirata.

papa francesco e bassetti
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Il Santo Padre parla di “una Chiesa italiana immobile”, che deve tornare a guardare agli insegnamenti del Concilio Vaticano II e a metterli in pratica. Papa Francesco lancia un segnale alla Chiesa Italiana che vede al vertice il cardinale Gualtiero Bassetti.

Papa Francesco: “La Chiesa italiana è immobile”

Una volontà di cambiamento che deve partire dagli ecclesiastici e arrivare sino ai laici. Questo è ciò che chiede Papa Francesco alla Chiesa Italiana. Un segnale affidato all’ufficio catechistico nazionale della Cei: una Chiesa che non corra troppo verso l’eccessivo progressismo, ma che non torni neanche indietro, verso l’ala conservatrice.

Una Chiesa in cammino ed in missione: questo è ciò che chiede il Pontefice. Un cambiamento non venga calato dall’alto ma ispirato dalla periferia e dalle zone più lontane, dove di Chiesa si necessita. Un impegno che Francesco chiede a tutti i livelli della Chiesa, da coloro che sono impegnati all’interno per la sua crescita, sino a coloro che stanno per entrarci.

Al congresso di Firenze di 5 anni fa, la Chiesa ha avuto quasi paura di aprirsi al confronto. Ma oggi, il Presidente della CEI, Bassetti, accoglie l’invito del Santo Padre ed afferma: “Mettiamoci in cammino”.

Bassetti: “La Chiesa e i Vescovi sono pronti al sinodo”

La Chiesa si dice pronta al nuovo sinodo dei Vescovi di ottobre 2022. “La Chiesa italiana deve incominciare un processo di Sinodo nazionale. Nel Convegno di Firenze c’è proprio l’intuizione della strada da fare in questo Sinodo. È il momento di cominciare a camminare” – scrive il Cardinale Bassetti.

Davanti a una Chiesa, forse, troppo immobile, Bassetti risponde: “È vero: sono passati cinque anni. Forse, come spesso succede nella vita, gli avvenimenti ci hanno travolto, eppure non siamo immobili. Almeno, stiamo cercando di non esserlo.

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Va in questa direzione la scelta di dedicare la prossima assemblea generale, speriamo si possa tenere in presenza a maggio, al tema dell’annuncio. Il sinodo non è più un sogno. Ora è un cammino ben preciso in piena comunione con Papa Francesco”.

Fonte: umbria24.it

ROSALIA GIGLIANO

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