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Papa Francesco: “Che tipo di cristiani siamo? Tiepidi o ardenti?”

Papa Francesco ci avverte: la spiritualità tiepida fa male alla nostra vita e la riduce a un mortorio. Non si può essere cristiani a metà.

photo Getty Images

Il monito di Papa Francesco è semplice, quello di chiedere a Dio la grazia di non accontentarci di star tranquilli ed in pace solo a metà.

Papa Francesco: che cristiani siamo?

Se c’è una cosa che può essere fatta oggi, come la conversione del cuore, perché rimandarla ancora?”: con queste parole, Papa Francesco suscita nell’animo di ogni fedele quella volontà e quella necessità di non rimandare le cose, specie quelle che ci fanno riflettere sul nostro comportamento da cristiani nella Chiesa.

Il dramma delle persone è proprio questo: quello di intiepidirsi, di essere pervasi da quel senso di tepore per cui pensiamo: “Si, Signore…va bene, ma con calma, domani lo farò”, per poi continuare a rimandare per giorni e giorni. E, specie se si tratta di situazioni quali la conversione del cuore, un cambio di vita, non si può rimandare” – ha detto il Pontefice.

Il tepore del cristiano di oggi

Ma da dove nasce questo nostro intiepidirci? “Incertezze, dubbi, un non sentirci più così trasportati dalla spiritualità, porta la nostra vita ad essere un cimitero. Ci chiudiamo in noi stessi, non c’è vita così. E tutto questo succede nelle piccole cose, anche in quelle della nostra vita quotidiana. Ma è questo ciò che il Signore vuole da noi? No, lui ci chiede la piena conversione, non possiamo rispondergli “va bene, ma domani” – ha continuato Papa Francesco.

Il Santo Padre, inoltre ci chiede di “non essere cristiani all’acqua di rose, o di essere cristiani solo a metà”, ma di essere cristiani autentici.

Non dimentichiamo ciò che dice il Vangelo: la messe è molta ma gli operai sono pochi. Ascoltando il monito di Papa Francesco, ci viene da pensare che, se si continua ad essere “cristiani a metà”, o solo quando ci fa comodo, finiremo per far diminuire ancora di più gli operai nella vigna del Signore.

Meditiamo sulle parole del Santo Padre.

ROSALIA GIGLIANO

Fonte: vaticannews.va

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