Il papa accoglie il calciatori dilettanti: “I vostri goal vanno oltre il risultato”

Cosa ha detto papa Francesco ai calciatori dilettanti?

Li ha spronati ad essere uomini esemplari in campo e fuori, per poter essere fonte d’ispirazione per chi li guarda e per chi gioca con loro.

"I vostri goal vanno oltre i risultati"
(Getty Images)

Il papa dà il benvenuto ai calciatori dilettanti

Sin dal suo insediamento, papa Francesco ha dimostrato di essere un grande appassionato di calcio ed ha rivelato di essere tifoso del San Lorenzo de Almagro. Per un pontefice argentino la passione per il calcio non è un fatto insolito, ma in quella del pontefice ci sono aspetti che esulano dai risultati sul campo. Per papa Bergoglio, infatti, il calcio (così come ogni altro sport) ha il compito ed il merito di essere un modo per creare relazioni e diffondere valori positivi.

Il suo pensiero a riguardo è stato ribadito durante l’incontro odierno con i rappresentanti della Lega Nazionale Dilettanti. Dopo aver salutato dirigenti e calciatori, infatti, il Santo Padre ha evidenziato l’importanza dello sport dilettantistico. Secondo Francesco: “la Lega Nazionale Dilettanti svolge un ruolo di rilievo nella società italiana, in particolare nei confronti dei giovani, verso i quali si impegna con la sua opera educativa e formativa, che merita di essere apprezzata e incoraggiata”.

Il papa sprona i giovani calciatori ad essere uomini prima che atleti

L’incontro si è svolto in occasione del 60° anno dalla fondazione della LND, traguardo importante che permette di guardare ad un radioso futuro. Affinché quel futuro sia possibile, però, il Santo Padre ricorda ai giovani calciatori i loro obbiettivi: “Sono tante le doti che devono essere presenti in un bravo giocatore. Perché a poco varrebbe saper colpire bene il pallone o superare gli avversari, se poi si fosse incapaci di discutere con calma con l’arbitro o con gli avversari, o non si accettasse di aver sbagliato un rigore o una parata”. Insomma il pontefice sottolinea l’importanza di considerare lo sport come un momento di fratellanza, condivisione e correttezza.

Ma se il primo goal di un calciatore dev’essere il Fair Play, il secondo riguarda la vita: ovvero la capacità di essere un uomo esemplare fuori dal rettangolo di gioco. In tal senso sprona i calciatori a mantenere il proprio spirito di gioco anche con i figli: “Per favore non si perda questa capacità del gioco con il figlio. Pensiamo alla società”. Quindi prima di congedare i presenti ricorda loro che in quel campo non sono mai da soli e per questo dice: “Abbiate sempre chiari quali sono nella vita i vostri veri obiettivi, i vostri goal. E possiate diventare sempre più bravi, più leali, più amici”.

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Luca Scapatello


Fonte: Aci Stampa

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