I numeri “nascosti” del male che sta uccidendo i giovani

Sta agendo in modo subdolo e colpendo un numero crescente di ragazzi. I numeri  mostrano una realtà terrificante che non è evidente agli occhi dei più e perciò sembra invisibile ma purtroppo esiste. È urgente intervenire al più presto, non però con semplici “palliativi” ma andando alla radice del problema che sta trascinando i giovani … Leggi tutto

Il Pensiero di Santa Rita da Cascia per oggi 22 Gennaio 2022 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “L’amore proprio è miserabile, e partesi dalla giustizia, e commette le ingiustizie”.

“Sotto il peso del dolore, a te, cara Santa Rita, io ricorro fiducioso di essere esaudito. Libera, ti prego, il mio povero cuore dalle angustie che l’opprimono e ridona la calma al mio spirito, ricolmo di affanni”.

pensiero Santa Rita da Cascia
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Oggi, tra tutti i santi, vi proponiamo un pensiero di Santa Rita da Cascia. Raccogliamo e facciamo nostra questa perla di una delle sante più amate.

L’amore proprio è miserabile, e partesi dalla giustizia, e commette le ingiustizie, e ha uno timore servile, che non gli lassa fare giustamente quello che debbe, o per lusinghe o per timore di non perdere lo stato suo“.

Pensiero dei Santi: chi è Santa Rita?

Rita, si chiamava, in realtà, Margherita Lotti (1370ca.-1457ca., Umbria) e, nel trascorrere della sua vita, fu sposa, madre e poi Suora. Divenne moglie a 16 anni ed ebbe due figli, ma, a soli 30 anni, Rita aveva perso entrambi i genitori (non giovanissimi alla sua nascita); il marito, caduto in un agguato; i due figli, morti a causa della peste.

Aveva segnato -spiritualmente parlando- la vita del consorte (prima un combattente per la fazione dei ghibellini), avvicinandolo alla fede e alla pace del cuore, e quella dei figli, che convinse a non pensare mai di vendicare l’uccisione del loro padre.

Quando giunse a Cascia, chiese di essere ammessa al Monastero delle Suore Agostiniane di Santa Maria Maddalena. Le fu negato l’ingresso, perché le Sorelle temevano ritorsioni da parte dei nemici del marito di Rita. Un giorno, però, ella si trovò miracolosamente entro le mura del Monastero, da cui non uscì mai più.

Santa Rita è definita la Santa delle cause impossibili, per la vita difficile e dolorosa che ha condotto con esemplare spirito cristiano, di obbedienza alla volontà di Dio, e per le grazie che ha dispensato.

Santa Rita e la spina sulla fronte

Nel 1432, Rita si trovava inginocchiata davanti ad un crocifisso. Stava pregando di poter condividere le pene del Signore. Fu allora che una spina, staccatasi dalla corona di Cristo, le colpì la fronte, lasciandole una profonda ferita che, nonostante le cure e il passare del tempo, non si rimarginò, se non alla sua morte.

Le rose, che fioriscono proprio a Maggio, mese che la commemora, sono da sempre associate a Santa Rita, sia per le spine, che ricordano la sua stimmata, che per l’odore, che si sprigiona al verificarsi di un miracolo per sua intercessione.

Nel giardino del convento Agostiniano dove visse l’ultimo periodo della sua vita, si coltivano ancora le rose che -si dice- provengano da una pianta, fiorita in pieno inverno, nel luogo natio di Rita e che sbocciarono nel momento in cui la Santa, in fin di vita, espresse, ad una sua parente che si recava a trovarla, il desiderio di riceverne una. In quel luogo, si può vedere anche la dimora delle api di Santa Rita che, bianche e senza pungiglione, sciamano solo una volta all’anno, a Maggio appunto.

 

Il primo segno che preparava Medjugorje a diventare Medjugorje

Era la sera del 21 gennaio 1934, festa di Sant’Agnese, quando l’allora parroco di Medjugorje, padre Bernardin Smoljan, frate francescano, convocò tutti i parrocchiani per proporre loro un grande progetto.  La sua intenzione era quella di rispondere all’invito del Santo Padre, Pio XI°, con un’opera che gli corrispondesse. Di cosa si trattava? Nel corso dell’Anno … Leggi tutto

Il Pensiero di Madre Teresa di Calcutta per oggi 21 Gennaio 2022 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Non conta quanto realmente abbiamo da dare”.

Madre Teresa, prega affinché diventiamo umili e puri di cuore come Maria per accogliere nel nostro cuore l’amore che rende felici.

pensiero santi madre teresa di calcutta
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Oggi vi proponiamo un pensiero tra i tanti scritti che Madre Teresa di Calcutta ci ha lasciato.

Non conta quanto realmente abbiamo da dare, bensì quanto siamo vuoti, in modo da poter ricevere la pienezza di Gesù nella nostra vita e da permettergli di vivere la sua esistenza in noi“.

Pensiero dei Santi: chi è Santa Madre Teresa di Calcutta?

Si chiamava Agnes Gonxha Bojaxiu (1910-1997, Albania) e prese il nome di Suor Maria Teresa del Bambino Gesù (per devozione a Santa Teresa di Lisieux) quando entrò nella Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto.

Madre Teresa arrivò a Calcutta, in India, per insegnare storia e geografia nei collegi delle famiglie abbienti, ma il suo spirito di carità verso i più deboli si fece ben presto sentire e, quando la voce di Gesù Cristo le disse: “Voglio Missionarie indiane, Suore della Carità, che siano il mio fuoco d’amore fra i più poveri, gli ammalati, i moribondi, i bambini di strada.

Sono i poveri che devi condurre a me. E, le sorelle che offrissero la loro vita come vittime del mio amore, porterebbero a me queste anime”. Iniziò la missione più autentica, quella che avrebbe salvato moltissime vite. Scelse come abito un sari bianco (segno di lutto in India), con un bordo azzurro (il colore della Madonna) e iniziò a cercare i dimenticati di Calcutta, fino dentro le fogne della città, dove abitavano malati, affamati, moribondi.

Madre Teresa di Calcutta: Nobel per la Pace 1979

Il 17 Ottobre del 1979, ricevette il Premio Nobel per la Pace (che accettò solo in nome dei suoi poveri). Davanti ai potenti della terra non mancò di denunciare, con estremo coraggio, quella che è la minaccia più insidiosa del tempo odierno: l’aborto.

Lei disse: “Sento che oggigiorno il più grande distruttore di pace è l’aborto, perché è una guerra diretta, una diretta uccisione, un diretto omicidio per mano della madre stessa (…). Perché se una madre può uccidere il suo proprio figlio, non c’è più niente che impedisce a me di uccidere te e a te di uccidere me”.

Amnesty International: durissima presa di posizione della ONG contro il Green pass

La dura accusa di Amnesty International contro le restrizioni non proporzionate e il rischio di discriminazioni relativamente alla strategia utilizzata dal Governo italiano nella lotta alla pandemia di Covid-19.  Ora c’è da capire come verranno recepite queste dure accuse, o se come altre volte in passato verranno lasciate cadere nel vuoto. L’associazione internazionale impegnata nei … Leggi tutto

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