Novena di Natale in compagnia di Padre Pio – sesto giorno

I testi originali della Novena di Natale (anche se oggi ne esistono diverse versioni similari) si riferiscono in particolare al Libro del profeta Isaia, in cui si parla della venuta del Messia tra gli uomini. Il Messia è definito come luce, pace, rugiada, dolcezza, come Re potente fattosi bambino, come Signore giusto e salvatore dell’umanità … Leggi tutto

“Non basta compiere opere buone opere”, spiega Madre Speranza

“Non basta compiere opere buone”, Madre Speranza di Gesù ci spiega quanto sia importante che gli altri ci riconoscano come autentici cristiani. María Josefa Alhama Valera (questo il suo nome di Battesimo), già all’età di 12 anni, aveva avuto la visione di Santa Teresa del Bambino Gesù, che le diceva di venerare l’Amore Misericordioso e … Leggi tutto

Da Medjugorje, Maria ci dice come possiamo cambiare il mondo

“Vi invito ad essermi più vicini“, ad amare maggiormente il fratello come farebbe Gesù Cristo. La Vergine Maria è apparsa in molti luoghi della Terra e in tante epoche storiche, sottolineando sempre il fine ultimo della sua venuta: la conversione autentica dei nostri cuori. Da Medjugorje, in particolare, Maria ci avverte che il tempo delle … Leggi tutto

Un desiderio di Papa Francesco: nessun bambino soffra più! – Video

Essere vicini ai bambini che soffrono, specie durante il periodo del Santo Natale. Un desiderio che ha espresso Papa Francesco.

“Vorrei stare vicino a ogni bambino che soffre” – disse Papa Francesco visitando un ospedale pediatrico. La sofferenza ci avvicina a Cristo.

Papa Francesco e la preghiera per i piccoli sofferenti

Papa Francesco ed il suo amore incondizionato per i bambini. Prega per loro, vorrebbe essere accanto ad ognuno di loro che soffre, come i pastori stavano accanto al Bambino Gesù appena nato, pregando accanto a loro. Un desiderio espresso durante una visita all’ospedale pediatrico di Prokocim, in Polonia.

Vorrei poter stare un po’ vicino ad ogni bambino malato, accanto al suo letto, abbracciarli ad uno ad uno, ascoltare anche solo un momento ciascuno di voi e insieme fare silenzio”. Le parole, la sofferenza e il dolore del Santo Padre di fronte a quei piccoli che, come dei guerrieri, affrontavano la malattia e le cure, per poter guarire e tornare presto a giocare con i loro coetanei.

Prego per tutti i piccoli crocifissi di oggi, bambini e ragazzi gravemente malati” – disse Francesco. Sono frasi che, ancora oggi, colpiscono il cuore di chi le ascolta, e si domanda perché i bambini debbano soffrire ed affrontare la malattia come se già fossero degli adulti.

“Grazie per il segno d’amore che ci offrite”

Allora, ad accogliere Francesco in visita, c’erano 50 piccoli degenti accompagnati dai loro genitori. Ma il pensiero del Papa andò allora, quanto va ancora oggi, a tutti gli ammalati specialmente ai bambini: “Quanto vorrei che come cristiani, fossimo capaci di stare accanto ai malati alla maniera di Gesù, con il silenzio, con una carezza, con la preghiera.

La nostra società è purtroppo inquinata dalla cultura dello scarto, che è il contrario della cultura dell’accoglienza. È bello invece vedere che in questo ospedale i più piccoli e bisognosi sono accolti e curati. Grazie per questo segno di amore che ci offrite!”.

papa francesco bambini
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Papa Francesco: “Gesù sia vicino alla vostra sofferenza”

Nonostante leggeva negli occhi di questi piccoli la sofferenza, Francesco li ringraziava per l’amore con il quale accettavano questa croce. Da piccoli Bambini Gesù, si rivelavano essere già come Gesù adulto, attento alle sofferenze degli altri: “Incoraggio tutti coloro che hanno fatto dell’invito evangelico a visitare gli infermi una personale scelta di vita”.

Preghiamo anche noi con Papa Francesco, in particolare durante questo Santo Natale, per tutti i bambini che soffrono, affinchè la loro voce giunga alle orecchie del Bambino Gesù e li consoli in questo momento così difficile per loro.

ROSALIA GIGLIANO

Fonte: lastampa.it

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Valorizziamo il tempo: la strada per gli smarriti di cuore

“Cari fratelli, la III domenica d’Avvento è conosciuta anche come domenica della gioia. (…) E il motivo di questa gioia è questa notizia: il nostro è un Dio che si è avvicinato all’uomo. (…) Accendendo, dunque, la terza candela della Corona d’Avvento, che possiamo chiamare la “candela della vicinanza di Dio”, vogliamo riaccendere nel nostro cuore la certezza che non siamo soli”.

Questo è il videocommento domenicale di don Massimiliano Scalici, sacerdote diocesano di Palermo.

Ci sono molti sacerdoti che usano i Social per arrivare ai fedeli. Noi scegliamo di proporre i videocommenti di don Massimiliano Scalici per il suo modo “pratico” di parlare di Dio. “Io ho optato per un altro servizio e cioè quello di offrire un approfondimento a casa vostra, senza bisogno che andiate chissà a quale conferenza. Quindi, per “valorizzare il tempo”, io intendo “approfondimento”, non “economizzazione” del tempo“.

Il lavoro di YouTuber di don Massimiliano Scalici è iniziato sin dall’1 Gennaio del 2019, con la festività di Maria, Madre di Dio. Da allora, puntualmente, domenica dopo domenica, si preoccupa di realizzare un videocommento e di porlo sul suo canale. Potete trovarli tutti, digitando il suo nome o il nome della rubrica: Valorizzare il Tempo.

Valorizzare il Tempo

Valorizzare il Tempo: Dio apre una via per noi

La III domenica di Avvento, del nuovo anno liturgico A, riporta la prima lettura dal Libro del Profeta Isaia (35,1-6a. 8a. 10), la seconda dalla Lettera di San Giacomo Apostolo (5,7-10) e il Vangelo di Matteo (11, 2-11), riguardante Giovanni che prepara la via del Signore Gesù.

Nella prima lettura, il Profeta Isaia parla agli smarriti di cuore. Dice don Massimiliano Scalici: “Ciascuno di noi è uno smarrito di cuore, in quanto spesso smarriamo la via. Non ci raccapezziamo più. Tutto ci appare ingarbugliato, perché l’amico, la moglie, il figlio ci ha deluso; perché il matrimonio è finito: perché il lavoro non c’è”. Per questo, attraverso il Profeta Isaia, Dio vuole farci sapere che ci è accanto, perché “se ha detto che viene a salvarmi, lo fa”! Ed è questo un annuncio valido per ognuno di noi.

Valorizziamo il tempo: Il Signore è già con noi

La seconda lettura continua a proporci un messaggio di gioia, tramite l’apostolo Giacomo: “Esorta i fratelli cristiani di tutto il mondo a resistere fino alla venuta del Signore”. E se l’attesa del Signore ci fa vivere nella sofferenza, perché mai dovremmo essere pazienti e continuare ad aspettarlo? “L’Apostolo Giacomo prosegue con l’immagine dell’agricoltore paziente, ma soprattutto costante nel prendersi cura della sua piantagione; piantagione che non potrà produrre frutti, se non trascorrerà il tempo che ci vuole: dalle prime, alle ultime piogge. (…) Il Signore lavora a lungo termine, proprio come fa l’agricoltore tradizionale -chiamiamolo così- il cui lavoro paziente, costante, gli andrà ad assicurare il buon risultato: il frutto”.

Giovanni e Gesù
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Vangelo: sei tu il veniente?

Don Massimiliano Scalici spiega: “Che Giovanni mandi a dire a Gesù: Sei tu il veniente? Attenzione, non “colui che deve venire”, come traduce il testo italiano, ma il veniente, colui che è sempre in questo movimento di venuta, da sempre e per sempre”. La domanda di Giovanni, imprigionato, “traduce tutto lo smarrimento di chi vede speranze crollate e non vede più il senso della vita. (…)

Si, anche il Battista, ridotto in catene, è uno smarrito di cuore. Pertanto, chi tra noi si sente uno smarrito di cuore, può fare benissimo sue le parole del Battista e dire a Gesù: sei tu il veniente, quello che da senso, speranza, e che viene a liberare chi come me è in catene?”. Gesù risponde dicendo: “E beato colui che non trova in me motivo di scandalo”. Letteralmente si deve tradurre: “Beato colui per che non si ritrova inciampato, sgambettato da me”. Che significa il finale della risposta di Gesù al Battista? Che quando ci ritroviamo in catene, smarriti, non dobbiamo cadere nella trappola di pensare e credere che Dio ci abbia fregato, sgambettato”. Tutto ciò che facciamo non va perso, nemmeno quando attraversiamo un periodo di smarrimento. Dio ne farà tesoro e lo farà fruttare, al momento giusto.

Don Massimiliano Scalici: “Dio ti perdono. La misericordia capovolta”

Ricordiamo che don Massimiliano Scalici è anche autore del libro “Dio ti perdono. La misericordi a capovolta”, testo che mette in evidenza quanto possa essere importante la guida di un sacerdote, preparato e consapevole, per ogni persona che Dio gli affida.

Gli autori del libro sono due, in realtà: il sacerdote e Loretta, pseudonimo -quest’ultimo- di una donna che urla a Dio il proprio dolore e che, per ovvie ragioni, ha scelto di rimanere anonima.

Antonella Sanicanti

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Cosa facciamo del nostro tempo terreno, come lo impieghiamo?

“O Dio dell’anima mia”. Padre Pio invoca Dio, per essere certo di avere il suo aiuto in ogni tribolazione quotidiana che porti alla salvezza dell’anima. Padre Pio da Pietrelcina è probabilmente il Santo più conosciuto della nostra epoca. Di lui si parla in tutto il mondo e, da tutto il mondo, i pellegrinaggi verso San … Leggi tutto

San Francesco: Il primato di Cristo, la riflessione di oggi 20 dicembre

“Il primato di Cristo” è la riflessione quotidiana tratta dall’opera scritta di San Francesco d’Assisi inclusa nelle Fonti Francescane. Le Fonti Francescane sono l’importantissima raccolta edita per la prima volta nel 1977. L’eredità spirituale di San Francesco d’Assisi è affidata ai numerosi scritti che lo vedono protagonista. Tra questi, sono da annoverare sicuramente le biografie … Leggi tutto

Perché il Regno di Dio è già in mezzo a noi, lo spiega il Santo Padre

Può la religione trasformarsi in uno spettacolo? Papa Francesco ci avverte: “Stiamo lontani dalla tentazione di una religione che fa spettacolo”. “La religione dello spettacolo è fatta solo di tanti fuochi d’artificio”: Papa Francesco afferma che il giusto atteggiamento è la sobrietà. Papa Francesco: “Attenzione alla religione dello spettacolo” “La tentazione di rimanere affascinati dai … Leggi tutto

Novena di Natale in compagnia di Padre Pio – quinto giorno

Pare che Padre Vacchetta, uno degli ideatori della Novena di Natale, avesse scritto testi e musica. In seguito, la Marchesa Gabriella Marolles delle Lanze, fu talmente colpita dalla funzione di preparazione al Natale che, nelle sue disposizione testamentarie, chiese che si facesse la Novena “ogni anno et in perpetuo”. Così, la tradizione e la devozione … Leggi tutto

Madre Speranza ci spiega che parole usare coi fratelli

“Guardarsi dalle parole pungenti“. Madre Speranza di Gesù creatrice del Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza ci insegna ad essere più miti. María Josefa Alhama Valera (questo il suo nome di Battesimo), già all’età di 12 anni, aveva avuto la visione di Santa Teresa del Bambino Gesù, che le diceva di venerare l’Amore Misericordioso e di … Leggi tutto

Il messaggio da Medjugorje spiega cosa spegne la fede

“Facilmente dimenticate mio Figlio“. E’ imperdonabile per ogni cristiano vero sottovalutare l’amore di Cristo che si è sacrificato per noi.   La Vergine Maria è apparsa in molti luoghi della Terra e in tante epoche storiche, sottolineando sempre il fine ultimo della sua venuta: la conversione autentica dei nostri cuori. Da Medjugorje, in particolare, Maria … Leggi tutto

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