Sì, recitava una preghiera sempre uguale in cui chiedeva a Gesù Cristo di non abbandonarlo.
Uomo attorniato da un’aura di sacralità sin da quando era in vita, padre Pio era noto per la sua capacità di conoscere l’animo umano. Secondo i molti racconti sulla sua vita, a frate bastava uno sguardo per conoscere i peccati e le debolezze di chi aveva di fronte. Alcuni sostengono che questa sua abilità fosse legata alla capacità di interloquire con gli angeli custodi dei fedeli. Qualunque fosse la natura di tale spiccato intuito, padre Pio non si vantava mai e non si prendeva meriti per quello che riusciva a fare.
La sua vita è stata complicata da ingiurie, accuse di furto e di frode ai danni dei fedeli, ma la sua fede rimaneva salda ed il suo animo tranquillo. Merito di questa serenità era il suo rapporto con Dio, rinsaldato quotidianamente da una prassi di preghiere quotidiane che constava di una preghiera all’angelo custode, una devozione delle tre Ave Maria, una coroncina al Sacro Cuore di Gesù e l’immancabile Rosario. Ma se queste preghiere sono note a tutti, non molti sapranno che padre Pio aveva una preghiera specifica da recitare ogni volta che prendeva la Comunione.
Resta con me Signore, perché è necessario averti presente per non dimenticarti. Tu sai con quanta facilità Ti abbandono.
Resta con me Signore, perché sono debole ed io ho bisogno della Tua fortezza per non cadere tante volte. Resta con me Signore, perché Tu sei la mia vita e senza di Te vengo meno nel fervore. Resta con me Signore, per mostrarmi la Tua volontà . Resta con me Signore, perché desidero amarti ed essere sempre in Tua compagnia. Resta con me Signore, se vuoi che Ti sia fedele. Resta con me Gesù, perché quantunque la mia anima sia assai povera, desidera essere per Te un luogo di consolazione, un nido d’amore.
Resta con me Gesù, perché si fa tardi e il giorno declina… cioè passa la vita… si avvicina la morte, il giudizio, l’eternità … ed è necessario raddoppiare le mie forze, acciocché non venga meno nel cammino e per questo ho bisogno di Te. Si fa tardi e viene la morte!… M’inquietano le tenebre, le tentazioni, le aridità , le croci, le pene, ed oh! Quanto ho bisogno di Te, Gesù mio, in questa notte d’esilio.
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Luca Scapatello
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