Vergine e martire del III secolo Santa Lucilla era una pagana convertita morta per il rifiuto di rinnegare Cristo.
Nota anche come Santa Lucilla di Roma, è nella città eterna che nacque e visse questa ragazza la cui vita fu tanto breve.
Nonostante le poche e lacunose informazioni che arrivano fino a noi circa la storia dei santi dei primi secoli del cristianesimo, ci sono notizie certe riguardo la vita di Santa Lucilla.
Ha vissuto nel terzo secolo nella capitale dell’Impero ed era figlia di Nemesio, un tribuno al servizio dell’Impero romano. La fede del padre è di sicuro una guida da cui proviene anche la sua.
Sembra infatti che Lucilla fosse nata cieca, ma il padre pur essendo pagano, aveva evidentemente conosciuto la nuova religione e per fede decise di portarla presso il Vescovo di Roma per chiedere di battezzarla insieme a lui.
Con la richiesta del Battesimo e quindi a seguito di una conversione, Nemesio era certo che la figlia avrebbe ricevuto se non la luce della vista fisica quella spirituale. Dopo che padre e figlia vengono battezzati, la giovane, miracolosamente riesce a vedere.
Il significato del nome di Lucilla e il martirio
Riguardo il nome di Santa Lucilla ci sono diverse ipotesi. Deriva dal nome Lucia di cui è diminuitivo e pare che a quei tempi a Roma fosse usato per indicare le prime luci dell’alba, la nascente luce del sole.
Ma è avanzata anche l’ipotesi che il nome Lucilla sia stato dato alla ragazza successivamente, dopo che prodigiosamente ha acquistato la vista. Per altri assume un significato simbolico legato all’inizo dell’era cristiana come una tra le prime scintille luminose, metafora che rappresentava chi aderiva a questa fede.
La sua storia è avvolta nella leggenda così come i racconti relativi al suo martirio e a quello di suo padre. All’epoca c’era la persecuzione dell’imperatore Valeriano che opprimeva tutti i cristiani.
Dopo che il padre era diventato diacono a lui e alla figlia fu intimato di abiurare rinnegando così la loro fede. Ma al loro rifiuto scattò inesorabile la progionia e la tortura. Furono sottoposti a molteplici supplizi ma rimasero entrambi saldi nella fede. Condannati a morte, Santa Lucilla fu uccisa insieme al padre per decapitazione nei pressi di un tempio dedicato al dio Marte intorno all’anno 257.
Successivamente Papa Sisto II li avrebbe fatti riesumare per dar loro una più degna sepoltura e vennero sepolti lungo la via Appia, un 31 ottobre: da qui il giorno della memoria liturgica. Il suo corpo riposa nella diaconia di Santa Maria Nuova dopo numerose traslazioni avvenute nel corso del tempo tra cui al Cimitero di Callisto a Reggio Emilia, nella basilica di San Prospero e nella cappella della Madonna delle Grazie.
Preghiera a Santa Lucilla
O Dio, che allieti la tua Chiesa
nel ricordo di Santa Lucilla di Roma,
vergine e martire, per la sua intercessione
e il suo esempio concedi anche a noi
fortezza e purità di spirito
per seguire Cristo sulla via della croce.
Amen