Oggi 2 ottobre, festa dei Santi Angeli Custodi: vegliano e proteggono ciascuno con amore

 Per proteggerci Dio ci ha messo accanto i Santi Angeli Custodi, uno per ciascuno. Loro vegliano su di noi, ci custodiscono con amore per tutta la nostra vita. 

Santi Angeli Custodi
Santi Angeli Custodi – lalucedimaria.it

Ciascuno di noi è protetto dai Santi Angeli Custodi, la cui memoria liturgica è oggi 2 ottobre. Come ricorda il Martirologio Romano, sono “chiamati in primo luogo a contemplare Dio nel suo splendore, furono inviati agli uomini dal Signore, per accompagnarli e assisterli con la loro invisibile ma premurosa presenza“.

Queste creature angeliche sono costantemente con noi, per tutta la durata della nostra vita, anche se noi ovviamente non le vediamo e non ci accorgiamo della loro presenza. La festa dei Santi Angeli Custodi si celebra da 1670 il 2 ottobre. La data è statafissata da papa Clemente X, mentre la Chiesa Ortodossa li celebra l’11 gennaio.

Santo di oggi 2 ottobre: Santi Angeli Custodi

Gli Angeli Custodi sono creature angeliche la cui esistenza è un dogma di fede, definito più volte dalla Chiesa. Si trova nel Simbolo Niceno, nel Simbolo Costantinopolitano, nel IV Concilio Lateranense e nel Concilio Vaticano I.

Nella storia della salvezza, Dio affida agli Angeli l’incarico di proteggere i patriarchi, i suoi servi e tutto il popolo eletto.  Nelle Sacre Scritture si trovano riferimenti agli Angeli per 175 volte nel Nuovo Testamento e per 300 nell’Antico Testamento.  Svolgono anche la funzione di milizia celeste, che suddivide in 9 gerarchie: Cherubini, Serafini, Troni, Dominazioni, Potestà, Virtù celesti, Principati, Arcangeli, Angeli.

È nel libro dell’Esodo che si trova espressa la figura dell’Angelo custode a cui viene dato un preciso compito: “Ecco io manderò il mio Angelo, il quale ti vada innanzi e ti custodisca nel viaggio, e ti introduca nel paese che ti ho preparato. Onoralo, ed ascolta la sua parola“.

La protezione costante e invisibile

Per tutta la durata della propria esistenza ciascuno ha un Angelo Custode che il Signore gli ha affiancato per aiutarlo nel cammino e per sostenerlo nella lotta spirituale che inevitabilmente si troverà ad affrontare. Questa protezione invisibile e costante è certa e viene richiesta ed esplicitata nella preghiera all’Angelo Custode : “Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen“.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica definisce precisamente il ruolo che i Santi Angeli Custodi svolgono per ogni persona. “Gli angeli sono creature spirituali che incessantemente glorificano Dio e servono i suoi disegni salvifici nei confronti delle altre creature: « Ad omnia bona nostra cooperantur angeli – Gli angeli cooperano ad ogni nostro bene »” (CCC 350).

Pregare il proprio Angelo Custode pertanto si rivela estremamente importante. Lo rivela anche san Giovanni Paolo II che nel libro Alzatevi, andiamo parla del proprio Angelo Custode e lo indica come una presenza fondamentale con cui intrattenere un rapporto che si basa sulla fiducia, da far crescere nel tempo. Scrive infatti: “Il mio angelo custode sa che cosa sto facendo. La mia fiducia in lui, nella sua presenza protettrice, si va in me costantemente approfondendo“.

Il culto oggi tra verità e confusione

Se spesso non è facile intraprendere una relazione di preghiera con il proprio Angelo Custode, perchè, essendo una creatura angelica lo si considera tanto lontano da noi, è bene fidarsi di ciò che la Chiesa insegna e soprattutto attenersi ad essa e a quanto afferma e dichiara in merito.

Ai nostri tempi, purtroppo, il tema degli Angeli, è ripreso in modo distorto in tanti ambiti, in particolare quelli che hanno attinenza con l’esoterismo o che a pieno titolo ne fanno parte. Risuona attraverso i media all’interno della New Age, generando confusione sulla vera e reale essenza di queste creature e sul loro ruolo.

Nell’arte l’iconografia sugli angeli è estremamente ricca e articolata. In tutte le epoche sono stati oggetto delle rappresentazioni più varie e fantasiose. Spesso dipinti con le ali, sempre in fattezze giovanili e bellissime, sono espressione di soavità e leggiadria, bellezza splendente.
Raffigurati a volte in abiti sacerdotali o in classiche tuniche, a volte come genietti dell’arte romana, quasi sempre con le ali e con una nuvola, è dall’epoca barocca che vengono rappresentati anche in sembianze femminili.

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