Oggi 11 ottobre, San Giovanni XXIII: il papa ricordato per la sua bontà e tenerezza

Definito il “papa buono”, San Giovanni XXIII ha lasciato un segno con il suo pontificato e la sua immagine di tenerezza paterna, ma anche per l’importante riforma avviata. 

San Giovanni XXIII
San Giovanni XXIII – lalucedimaria.it

L’11 ottobre la Chiesa ricorda san Giovanni XXIII, che fu pontefice nella metà del secolo scorso e che viene definito il “papa buono“. L’aspetto della tenerezza paterna, richiamo alla benevolenza divina, è stato il suo tratto distintivo, ma di certo non l’unico segno che ha lasciato.

L’opera certamente più grande del suo pontificato è l’aver indetto il Concilio Vaticano II. Nato con il nome di Angelo Giuseppe Roncalli, il 25 novembre 1881, proveniva da una piccola località della provincia di Bergamo, Sotto il Monte ed era il quarto di una numerosa famiglia composta da 13 figli.

Santo di oggi 11 ottobre: San Giovanni XXIII

Dopo aver conseguito un dottorato in Teologia ad un’età molto precoce, a soli 22 anni, viene ordinato sacerdote. Ben presto diventa segretario del vescovo di Bergamo, mons. Radini Tedeschi. Oltre a svolgere questo importante incarico è anche docente di varie discipline: patristica, storia ecclesiastica, apologetica.

Quando scoppia la Pirma Guerra mondiale si trova a fare il cappellano degli ospedali militari venendo così a contatto più da vicino con la brutalità della guerra. Già in quelle circostanze dimostra la sua fede e la grande carità che lo anima assistendo con amore i malati senza timore neppure di eventuali contagi.

Per le sue doti di grande spessore culturale e umano gli viene dato prima un incarico diplomatico per cui è chiamato a presiedere presiedere l’opera di Propagazione della Fede in Italia e all’estero e poi diventa Visitatore Apostolico in Bulgaria.

Svolge anche il ruolo di Delegato apostolico in Grecia e in Turchia e nel 1953 riceve la nomina come patriarca di Venezia. 

Inizia l’opera di rinnovamento della Chiesa

Nel 1958 succede a papa Pio XII come pontefice assumendo il nome di Giovanni XXIII. Il suo sarà un pontificato abbastanza breve, della durata di soli 5 anni, durante i quali però darà avvio ad una riforma della Chiesa di enorme importanza.

Ha l’intiuizione del bisogno per la Chiesa di un profondo rinnovamento e per questo indice il Concilio Vaticano II. Verrà indetto il 25 gennaio 1959. In un mondo radicalmente cambiato dopo le due guerre mondiali, si presenta chiara la necessità di un cambiamento sostanziale anche nel modo di presentare la fede e di comunicarla.

Da Mater et magistra a Pacem in terris sono 8 le encicliche che papa Giovanni XXIII scrive in quel breve lasso di tempo del suo pontificato. Il Concilio Vaticano II prende inizio esattamente l’11 ottobre 1962, data scelta poi come memoria liturgica del Santo.

Il “papa buono” che ricorda al mondo la tenerezza di Dio

La tenerezza della paternità di Dio e l’immagine di Gesù Buon Pastore è ciò che papa Giovanni XXIII vuol trasmettere ai fedeli. E lo fa, con uno stile improntato alla semplicità e alla schiettezza, e che si esprime massimamente nel celebre il “discorso alla luna”  che pronunciò la sera dell’11 ottobre 1962 affacciatosi dalla finestra del Palazzo Apostolico a salutare i fedeli in piazza San Pietro.

Erano numerosi e radunati lì in occasione di una fiaccolata di preghiera fatta proprio per l’apertura del Concilio: a sopresa il pontefica ha parlato con parole semplici che sono arrivate nei cuori di tutti invitando a tornare a casa portando ai bambini una carezza e dicendo lor “questa è la carezza del papa“.

Tra le altre opere da lui compiute c’è l’impegno per il dialogo interreligioso in un pontificato in cui la forte devozione mariana del papa è sempre stata sottolineata. Muore il 3 giugno 1963, solo pochi mesi dopo aver dato inzio ai lavori conciliari, che verranno proseguiti e conclusi dal suo successore, papa San Paolo VI. San Giovanni XXIII viene beatificato nel 2000 e canonizzato nel 2014.

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