Medjugorje: l’ultimo commosso saluto di tutti coloro che lo amano

Il saluto emozionato di familiari, amici, parrocchiani e pellegrini da tutto il mondo che si sono radunati presso la spianata, davanti all’altare esterno della parrocchia di san Giacomo a Medjugorje, nel giorno del funerale di padre Slavko Barbaric.
Maestro di preghiera, digiuno, di proporzioni mondiali, e un uomo che non si risparmiava mai.
Funerale di padre Slavko Barbaric
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Chi era padre Slavko?
Il ricordo di padre Slavko nelle parole tratte dal discorso di padre Ivan Landeka, durante la Messa funebre, ben definisce la figura di questo grande uomo e santo sacerdote, tante volte incompreso, nel suo impegno continuo e inarrestabile.
“Venerdi 24 novembre 2000, padre Slavko dopo aver meditato la Via Crucis con i parrocchiani e i pellegrini sul Krizevac, come aveva fatto centinaia e centinaia di volte, la Via Crucis di padre Slavko si è trasformata in Via Lucis e noi tutti eravamo prima increduli e poi scioccati. Padre Slavko è morto dolcemente nel suo ufficio, il Krizevac.
Sì è proprio così, nel suo ufficio: il Krizevac. Spesso avevamo parlato, anche con lui, del fatto che la sua morte sarebbe arrivata sul Podbrdo (il luogo delle apparizioni) o sul Krizevac. Se lui avesse potuto scegliere dove morire, avrebbe sicuramente scelto come letto di morte il Podbrdo o il Krizevac.
Ecco, il Signore nella morte dona quella giustizia terrena che noi uomini riusciamo a comprendere. Questi due monti sono stati il suo ufficio, la sua scrivania, il suo interno, il suo caro luogo di preghiera, le sue vette. Li il Signore e la Madonna gli erano vicini, tanto vivi, umani e divini fino in fondo.
Al funerale erano presenti i veggenti, nella foto, Jakov, Vicka e Marija
I veggenti di Medjugorje: Jacov, Vicka e Marija – photo web source

Grazie per il dono di padre Slavko

Di tutto il resto non ci rimane altro che rendere grazie. Grazie per aver aperto la strada alla Regina della Pace, che vuole condurci al suo Figlio. Per essere stato un maestro di preghiera, digiuno, di proporzioni mondiali, e tu stesso hai pregato e digiunato più degli altri. Per essere stato un benefattore ed un altruista senza mai tirarti indietro.
L’ordine delle cose nella vita di Padre Slavko era chiaro: Dio ed il divino, la Vergine in questa parrocchia, il patriottismo, l’essere croati e questo, in modo particolare, quando e se lo si raggiunge.
Amico degli orfani e delle vedove di guerra, dei prigionieri, difensore dei respinti e di coloro che si sono smarriti, di coloro che noi altri tendiamo a mettere da parte (questi gruppi oggi ti hanno portato qui dinanzi all’altare), medico di coloro dalla cui guarigione avevano alzato le mani gli uomini e la scienza.
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Tu hai riportato la speranza ed offerto un’occasione di vita a coloro a cui non viene mai data. E guarda il miracolo! Hai avuto ragione. Per queste persone non hai mai avuto paura di bussare alle porte e le porte ti si sono aperte.
Per cinquanta anni hai ricolmato le vite delle persone.

Una vita segnata dalla sofferenza

Caro Padre Slavko, durante la tua vita ci sono state non soltanto salite, ma hai anche ricevuto colpi. So che ti hanno colpito particolarmente gli ultimi anni e soprattutto l’ultimo periodo. Ti hanno colpito persone vicine e lontane. So che ti faceva male e che hai sofferto. Talvolta hai ceduto un po’. Ma, al di là dei brevi commenti, hai affidato tutto al tempo ed alla giustizia del Giudice.
Perdonaci per non essere sempre riusciti a stare al passo con te e questo non ci faceva piacere. Spesso eri più veloce nei pensieri e nei programmi. Tu avevi già percorso metà del cammino mentre noi pensavamo ancora al da farsi. Almeno nel passo sei stato sempre puntuale.

Dov’è padre Slavko?

Per noi è difficile che tu passi in mezzo a noi e vada al Cielo, ma ti ringraziamo per aver risposto alla chiamata del Signore e della Vergine. La volontà del Signore ha l’ultima parola, lo accettiamo.
Cari parrocchiani e pellegrini, nei prossimi mesi le persone verranno a chiedere: “Dov’è padre Slavko, è a casa?” Rispondete: “Sì, è a casa”. Signore, donagli il riposo eterno!”.

Messaggio del 25 novembre 200 alla veggente Marija Pavlovic

“Cari figli, oggi che il Cielo vi è vicino in modo particolare, vi invito alla preghiera perché attraverso la preghiera mettiate Dio al primo posto. Figlioli, oggi vi sono vicina e benedico ognuno di voi con la mia benedizione materna perché possiate avere la forza e l’amore per tutte le persone che incontrate nella vostra vita terrena e perché possiate dare l’amore di Dio. Gioisco con voi e desidero dirvi che il vostro fratello Slavko è nato al Cielo e intercede per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

La Madonna il giorno dopo la sua morte, dona questo messaggio che riempie il cuore di tutti d’immensa gioia: padre Slavko è nato in Cielo e da Lassù prega per tutti noi.
Ti amiamo caro padre Slavko e ci manchi!  La certezza della tua nascita al Cielo non cancella il vuoto che hai lasciato, ma ci dona il conforto e la fiducia per andare avanti, ci incoraggia a guardare al tuo esempio. Confidiamo nella tua preghiera e intercessione dal Cielo, in questo tempo così difficile. E grazie di cuore per tutto!
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