Medjugorje, Padre Slavko: “I segni di Dio vanno accettati, non compresi”

Interrogato sulla veridicità del segno di Civitavecchia, Padre Slavko spiega che dinnanzi a qualcosa di incomprensibile bisogna avere fede.

San Giacomo chiesa
(websource/Archivio)

I segni divini non sempre sono interpretabili con la mente umana, per tale motivo vanno prima accettati e interiorizzati.

Padre Slavko: “I segni vanno accettati”

Spesso chi viene a conoscenza solo dall’esterno del fenomeno di Medjugorje, si pone domande sulla veridicità delle apparizioni e dei messaggi (questo l’ultimo). C’è chi trova insolito che la Madonna si manifesti da decenni, chi che i messaggi siano tutti molto simili tra loro. Com’è possibile allora che milioni di persone ci credano? Per dare risposta a questa domanda, vi riporteremo le parole che Padre Slavko ha utilizzato per rispondere a chi gli chiedeva se il pianto della statuetta della Madonna a Civitavecchia fosse da considerare un segno.

Quell’avvenimento, così come ogni altro possibile segno divino infatti, va trattato nella medesima maniera. Il Sacerdote non risponde direttamente alla domanda, ma parla dei segni in generale: “Una volta Gesù ha chiamato questa generazione perversa e adultera perché chiedeva un segno (cfr Mt 16,4). Eppure Lui stesso dava dei segni, quindi non è contro i segni. Egli sa che noi possiamo reagire positivamente ai segni del cielo. Quello che Lui condanna è che noi vogliamo i “nostri” segni, e non i suoi”. La citazione serve al Padre Slavko per fare capire che troppo spesso ci mettiamo ad analizzare i segni divini cercando una spiegazione logica. Farlo è errato, poiché ogni azione divina esula dalla comprensione umana.

Non bisogna pregare per ottenere vantaggi

Questo atteggiamento tipicamente umano di ricerca del senso e della prova, porta ad un’altra cattiva abitudine. Spesso infatti le persone pregano attendendosi che Dio faccia ciò che gli richiedono. Se questo non succede, tali persone abbandonano la preghiera e Dio, diventandone nemici. Ma il sacerdote li avverte che questo rapportarsi con la religione in ricerca di benefici è errato in partenza: “Non si devono porre le proprie condizioni: Se Dio fa così, bene e accetto; ma se non fa come voglio io, non credo. L’umile disponibilità è quella che ci apre la mente e il cuore a comprendere e a entrare nella volontà di Dio, qualunque essa sia. E allora è la vera pace”.

Perché crediamo nella Madonna

Infine Padre Slavko passa a parlare del perché lui ed i veggenti non mettono in dubbio la presenza della Madonna a Medjugorje: “E perché noi accettiamo la presenza della Madonna? Perché non abbiamo detto prima: Voglio capire, voglio rendermi conto con la mia testa; ma, volendo accettare la volontà di Dio, abbiamo anche capito che si trattava di messaggi veri”. Quindi risponde a chi sostiene che la Regina della Pace sia profeta di sventurre (riferendosi ai segreti) e spiega loro: “La mamma è lontana dal fare paura: piuttosto ammonisce, aiuta, non fa la profetessa di sventure.

Piuttosto ti mette in guardia. Se la mamma dice al figlio che guida la macchina: Fa attenzione, non annuncia la catastrofe, ma lo aiuta ad evitarla. Le persone vivono già nella paura. La Madonna vuol liberarci dalla paura, anche se vede che saranno necessarie delle prove per purificarci”.

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Luca Scapatello

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