Gigliola Candian era affetta da una grave forma di sclerosi multipla atipica, da ben 10 anni, e ormai non riusciva più a muovere le gambe.
“Ero in cappella sulla mia carrozzina, c’erano anche altre persone ed il sacerdote quella sera, fece una messa di guarigione fisica.
Cominciai a dare i primi due passi, sembravo un robot, poi feci altri due passi più decisi e riuscii addirittura a piegare le ginocchia.
Mi sembrava di camminare sulle acque, in quel momento sentii Gesù che mi teneva per mano e cominciai a camminare.
C’erano persone che alla vista di ciò che stava accadendo, piangevano, pregavano e battevano le mani.
Da allora la mia carrozzina è finita in un angolo, la uso soltanto quando faccio dei lunghi viaggi, ma cerco di non usarla più perché adesso le mie gambe, riescono a tenermi in piedi”.
“Spiritualmente, prego molto di più soprattutto di notte. Mi sento più sensibile a percepire sia il bene che il male ed il male, grazie alla nostra preghiera, riusciamo a sovrastarlo. Il bene vince sempre sul male.
A livello fisico, un grandissimo cambiamento sta nel fatto che non uso più la carrozzina, riesco a camminare ed adesso mi appoggio con un deambulatorio, prima riuscivo a fare soltanto 20 mt, adesso riesco a percorrere anche kilometri senza stancarmi”.
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Antonella Sanicanti
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