Medjugorje: abortista operava senza nessuna pietà, poi la conversione

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Il dottor John Bruchalski era un abortista che aveva eseguito moltissime operazioni col suo forcipe, prima di convertirsi a Medjugorje.
Ecco come agiva, credendo che l’aborto e l’uso della contraccezione fossero delle condotte lecite e normali: “Lo giravo (il forpice)”, poi aspirava il feto con “la canula, che è lunga solo una ventina di centimetri. Questa è la breve distanza dal bambino, quando gli togli la vita. E passava dalla canula, dalle mie dita, dalle mie braccia, fino al mio cuore. Ed il mio cuore ogni volta diventava più duro”.
Quelle azioni, ormai, erano prassi consolidata, nella errata convinzione che quegli atti contro innocenti non nuocessero a nessuno, né alle madri, né ai bambini, né a lui o al resto del mondo.

Medjugorje: i messaggi della Madonna lo hanno convertito

Ma il dottore aveva un asso nella manica per salvarsi, senza nemmeno saperlo: sua madre pregava per lui. Così, quando per caso fece visita al Santuario della Madonna di Guadalupe, la voce della Vergine gli disse: “Perché mi ferisci?”.
Dopo quell’episodio, le cose cominciarono a cambiare. Tornato al mestiere di sempre, gli capitò di fallire un aborto. Il bambino, strapazzato dal suo forcipe, nacque vivo, respirava e pesava già un chilo.

Seguì un viaggio a Medjugorje, col pretesto di accompagnarvi la madre. “E’ stata la semplicità dei messaggi della Madonna a portarmi alla conversione”, “insieme ad una giovane Belga”. Lei gli parlò di un’associazione pro-life che sosteneva, dicendogli che aveva avvertito che la Vergine Maria voleva arrivare a lui: “E cominciò a dirmi cose sulla mia vita che mi cambiarono.”.

Da allora, non praticò più aborti e iniziò a studiare la dottrina della chiesa cattolica sull’argomento.
“La Madonna mi ha mostrato il mio ruolo”. Così, dal 1994, il dottor Bruchalski promuove centri di aiuto per le donne incinte. Uno di questi è la clinica Tepeyac, in Virginia, senza scopo di lucro, che offre servizi ostetrici e ginecologici di qualità e propone -tra le altre cose- in alternativa all’aborto, l’adozione.

“Abbiamo bisogno di ispirare i medici a professare la loro fede e a diventare gli uomini e le donne che Dio li ha chiamati ad essere”. “Nessuno è al di là della misericordia di Dio, nessuno, nessuno (…). La misericordia di Dio è ciò che veramente ha penetrato il mio cuore”.
Ora il dottore crede “nella medicina misericordiosa, nella giustizia delle Scritture e nelle relazioni centrate su Cristo” e offre le sue prestazioni mediche alla Mamma di tutti e a tutte le mamme.

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Antonella Sanicanti

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