Intervistato a riguardo il vescovo Oscar Cantù ha dichiarato che questo spiega il perché molti pellegrini sentissero del profumo ed aggiunge anche che l’odore potrebbe essere simile a quello dell’olio benedetto che il prelato consacra ogni anno e viene usato per i battesimi. Si tratta dunque di una frode? Il vescovo su questo non si sbilancia ma spiega che non avrebbe idea di come sia stato possibile alterare la statua senza lasciare tracce: “Abbiamo esaminato l’interno della statua, cava, e non c’è niente che si supponga non dovrebbe esserci, tranne le ragnatele. E allora abbiamo scattato delle foto”. La prova fotografica aggiunge un indizio sulla possibile natura soprannaturale delle lacrime, ma se si tratta di opera divina o maligna, aggiunge il vescovo, questo non è dato saperlo.
Per quanto riguarda l’attestazione del miracolo, il vescovo Cantù spiega che bisognerà attendere l’opinione del Vaticano a riguardo, un processo che richiederà molto tempo e che si poggerà sull’osservazione dei “frutti” delle lacrime: “Se la Chiesa giungerà alla conclusione che sia un miracolo, dovrà decidere se è di Dio o di uno spirito maligno. Si deciderà in base ai ‘frutti’ del fenomeno”, dice il monsignore che dal canto suo per il momento ha osservato solo “frutti” positivi: “Ho letto la maggior parte delle testimonianze scritte e sono storie di grandissima fede, di persone che nella vita hanno affrontato sofferenze terribili e hanno provato un’enorme consolazione spirituale per il fatto che Maria cammina con noi tra le nostre lacrime”.
Luca Scapatello
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