Non tutti gli abitanti del quartiere hanno gradito l’iniziativa di Acli in favore dell’integrazione dei musulmani del quartiere, in molti, infatti, hanno cominciato a lamentarsi del fatto che è stato permesso loro di pregare all’interno di un luogo sacro appartenente alla Chiesa cattolica. A supportare la polemica dei cittadini ci ha pensato il consigliere comunale di Forza Italia, Gabriele Legramandi, il quale seppur si definisca a favore del dialogo e dell’integrazione ritiene l’iniziativa provocatoria: “ L’Acli può fare quello che vuole, ma qui sono stati concessi locali che sono di tutta la comunità parrocchiale, senza neanche un incontro preparatorio. Più che dialogo sembra una provocazione”.
D’accordo con le parole del consigliere è anche il capogruppo comunale e regionale di FI, Gianluca Comazzi, il quale parla di paradosso in un quartiere in cui ci sono tanti giovani ed anziani che hanno bisogno di aiuto e sono privi di un luogo di ritrovo. Ma Comazzi va oltre e aggiunge qualche dubbio sulla provenienza dei fondi utilizzati per finanziare l’iniziativa dell’Acli: “Tra l’altro, l’iniziativa è promossa con i fondi che l’Acli ricava dal 5×1000; lo sanno i cattolici milanesi che le loro offerte vengono usate per promuovere iniziative di un’altra religione?”.
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