Giovanni Paolo II: dove affondano le mie radici

Come Papa Giovanni Paolo II ha trasformato la nostra storia di fede? Ne troviamo traccia nei tanti scritti che ci ha lasciato. 

Giovanni Paolo II

Il Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II, ha parlato al cuore di tutti: dei bambini, come degli anziani; della gente comune, come dei potenti della Terra, fino a raggiungere i posti più remoti e dimenticati del pianeta. Le sue parole, ancora oggi e speriamo per i secoli a venire, fanno eco, rimbalzando tra i popoli di ogni razza, per illuminare i pensieri ancora bui della nostra storia umana.

La sua elezione a Pontefice risultò del tutto inaspettata. Chi avrebbe mai pensato che il successore di Papa Giovanni Paolo I sarebbe venuto da un Paese straniero, dalla Polonia? Eppure, la scelta del conclave cadde sul Vescovo di Cracovia che, nell’Ottobre del 1978, dovette scrivere la lettera in cui salutava la sua Patria, il suo episcopato, i suoi collaboratori più stretti, per trasferirsi in Vaticano. Ecco le parole del Santo Papa.

Giovanni Paolo II: messaggio all’Arcidiocesi di Cracovia

“Scrivo a voi queste parole, carissimi Fratelli e Sorelle, nell’eccezionale e inaspettato momento in cui – per volontà di Nostro Signore Gesù Cristo, espressa dal conclave dei Cardinali, dopo la morte di Papa Giovanni Paolo I di indimenticabile memoria – lascio la Chiesa di Cracovia, la cattedra vescovile di Santo Stanislao per assumere la cattedra di San Pietro a Roma.

Non potrei fare a meno in questa circostanza di pensare a voi e di rivolgermi a voi, a cui per venti anni mi ha unito in modo più stretto il mio ministero episcopale e prima ancora il lavoro pastorale e quello di professore, e ancor prima i difficili anni dell’occupazione durante la guerra, le esperienze del lavoro fisico e infine tutta la mia vita dalla nascita(continua).

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Antonella Sanicanti

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