Gennaro Gattuso ha deciso di donare una parte del suo stipendio a quei dipendenti del Napoli che sono stati in cassa integrazione.
Un gesto venuto dal cuore, per un allenatore che sa cosa significa vivere in un contesto di povertà e non dimentica le proprie origini.
Tra tutti i calciatori simbolo di quella nazionale che vinse i mondiali del 2006, Gennaro Gattuso era quello che prendeva probabilmente meno riconoscimenti di tutti. L’allenatore calabrese, però, all’epoca era un centrocampista infaticabile, l’uomo fondamentale di una squadra votata alla qualità offensiva e con centrocampisti che preferivano attaccare a difendere. La sua grinta, la sua capacità di coprire gli spazi e recuperare sugli avversari sono state fondamentali per quel successo ed anche per quelli del Milan di quel periodo.
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La mentalità di Gattuso era votata ad aiutare il gruppo, sapeva che solo con il lavoro di squadra e con tanta abnegazione si potevano ottenere i risultati. Ancora oggi quella mentalità è ciò che lo contraddistingue e ciò che esprimono le squadre da lui allenate. Ieri sera il Napoli ha vinto alla Gattuso, sacrificandosi in difesa per poi cercare di colpire in avanti. Una vittoria ottenuta da un collettivo al cospetto di una squadra di grandi stelle che vive sulle invenzioni dei singoli.
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Il successo di ieri è stato il primo da allenatore ed è giunto al culmine di un periodo molto complicato. Poco prima della semifinale con l’Inter, infatti, Gennaro ha dovuto dire addio alla sorella Francesca, scomparsa a soli 37 anni. La sera della semifinale tutti hanno visto il suo bellissimo gesto, quando durante il minuto di silenzio ha mandato un bacio in cielo, sicuro che l’avrebbe raggiunta e che lei lo sta osservando dall’alto.
Un altro gesto, però, è quello che ha fatto parlare a lungo. La sera della semifinale Gattuso ha deciso di tagliarsi lo stipendio per donarlo ai dipendenti del Napoli che sono in cassa integrazione. Un’iniziativa che gli è valsa i complimenti della stampa, ma che lui ha sminuito e contestualizzato: “Non so se ho il cuore d’oro, ma so da dove vengo e non rinnego le mie origini“.
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Luca Scapatello
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