Europa: chiese bruciate, altari distrutti, ostie rubate. Allarme cristianofobia!

Non si ferma la cristianofobia in Europa. I numeri parlano di attacchi crescenti alla fede cristiana, ma dalla politica silenzio generale. Nessuno se ne preoccupa?

Non si tratta infatti di episodi di teppismo, ma di una ostilità sistematica e ormai tristemente radicata nella nostra società. Chiese violentemente date alle fiamme, agguati ai sacerdoti, simboli della fede dileggiati, statue della Madonna e di Gesù distrutte e decapitate, ostie consacrate rubate.

Nella civile e “progredita” Europa, prospera l’odio anti-cristiano

In quella che dovrebbe essere la civile e progredita Europa, questo odio violento e barbaro è diventato, troppo spesso, la normalità. I numeri sono stati pubblicati in occasione della giornata mondiale della tolleranza dall’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.

I crimini d’odio documentati contro i cristiani nel 2019, si spiega, sono stati 595. Gli attacchi contro i luoghi di culto 459. Mentre invece gli attacchi violenti contro le persone 80. Al primo posto di questa terribile classifica c’è la Francia, che ha ricevuto il maggior numero di attacchi ai danni delle chiese cattoliche. Solo nel paese guidato da Macron, infatti, sono stati ben 144 gli attacchi di questo genere solamente nell’ultimo anno.

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I dati terrificanti del ministero dell’interno francese

Nel 2019 il ministero dell’interno francese ha poi registrato ben 1.052 “atti anti-cristiani”. Molto più degli atti antisemiti, di cui ne sono stati contati 687. Oppure degli atti anti-islamici, solamente 154. Di questi atti contro il cristianesimo, in 996 casi si è trattato di “atti vandalici contro i luoghi sacri”. In 56 casi invece si è trattato invece di “minacce”.

L’allarme, nel territorio francese, era arrivato tuttavia nel marzo 2019. In quella data l’osservatorio della cristianofobia aveva parlato di 22 tra luoghi di culto, chiese e cappelle, brutalmente vandalizzati in soli due mesi. Di questi, 11 sono stati profanati e 21 saccheggiati. Tre di queste chiese, a marzo, erano già state bruciate. A fine anno, purtroppo, sono arrivate a 21.

Chiese bruciate, altari saccheggiati, ostie rubate: siamo in Europa

Tra confessionali e altari dati alle fiamme, insomma, l’emergenza è pressante. Nella chiesa di Notre-Dame des Enfants, nella città di Nimes, poco distante dal confine spagnolo, un gruppo di vandali ha imbrattato l’edificio in maniera vergognosa. Escrementi umani lasciati in chiesa, l’altare saccheggiato, il tabernacolo rubato, le ostie gettate in discarica.

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Violenze brutali e difficilmente equivocabili. Se si pensa poi che in Francia ogni due settimane apre una moschea, e ogni anno scompaiono tra 40 e 50 chiese, si comprende subito la gravità del caso. Gli edifici di culto cristiano vengono demolite, vendute, ricostruite. Tanto che il governo ha dovuto divulgare lo stato di massima allerta in prossimità di chiese e cattedrali durante le date indicate come “sensibili”.

Natale e Pasqua in chiesa: il governo dà l’allarme cristianofobia

Ovviamente, si parla di Natale e Pasqua. Giornate che i cristiani sono costretti a vivere con il terrore, come se ci si trovasse in paesi dove gli atti di persecuzione sono all’ordine del giorno. Come Pakistan, Iraq, Indonesia, Sri Lanka. Ma la situazione non è affatto differente negli altri paesi.

In quella che un tempo veniva definita la “cattolicissima” Spagna, i casi registrati di cristianofobia nel 2019 stati 75. Tra furti di ostie consacrate, tabernacoli divelti, chiese vandalizzate, fino a insulti costanti, con minacce e aggressioni fisiche, ai cristiani o anche a preti mentre officiavano messa. Con cadenza quasi regolare si può leggere sui giornali di conventi imbrattanti, dati alle fiamme, statue di Cristo e altari distrutti.

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Attacchi di cristianofobia in tutta Europa: preghiamo il Signore

Ancora peggio in Polonia, dove resiste un cristianesimo intriso di fede profonda in Cristo, e dove tuttavia gli attacchi violenti sono la regola. Le cronache registrano attacchi alle statue di Giovanni Paolo II, ma anche un prete è stato accoltellato al petto nel momento in cui entrava in chiesa per celebrare l’Eucarestia.

Un altro sacerdote aveva provato a mettersi tra la sua chiesa e un gruppo di profanatori, ed è stato brutalmente percosso. Altri due sacerdoti hanno riportato numerose ferite su tutto il corpo, nei mesi tra luglio e agosto. Come anche negli altri paesi cristiani. In Germania nel 2019 si sono verificati almeno 81 episodi. Come anche nel nostro Paese, almeno 70 quelli segnalati.

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Una situazione davvero tragica, che richiede un surplus di preghiera da parte di ciascuno. Possa il Signore stendere la sua mano salvifica sui tanti nemici che ogni giorno attaccano la fede cristiana. La misericordia di Gesù converta i loro cuori e dia loro la possibilità di salvare la propria anima. I cristiani non hanno mai paura, perché Dio è sempre con ciascuno dei suoi figli. Chiediamo al Signore che scacci per sempre la piaga delle persecuzioni anti-cristiane dall’Europa e dal mondo intero. A Lui tutto è possibile, non abbiamo timore!

Giovanni Bernardi

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