Il demonio domina soltanto sui tiepidi, sui negligenti, su coloro che non temono veramente Dio

 

Sant’Agostino dice: “Il diavolo è il dottore della menzogna, l’avversario del genere umano, l’inventore della morte, il maestro in orgoglio, la radice della malvagità, l’autore dei delitti, il principe di tutti i vizi, l’istigatore dei vergognosi piaceri. Che cosa vi è di più perverso, di più corrotto, di più malvagio che il nostro avversario?”.

L’esistenza di Lucifero e dei suoi seguaci è provato da molti passi biblici, che attestano l’essenza degli spiriti malefici, chiamati demoni.

Dalla Genesi alla Rivelazione del Vangelo, il demonio è descritto come il nemico di Dio e, conseguentemente, degli uomini.

Inizialmente, Dio aveva creato numerosi Angeli, dotati di immensa intelligenti e immortali, che rimanevano in contemplazione, al suo cospetto.

Alcuni di loro si ribellarono al Signore e, anche quando vennero allontanati, mantennero le loro caratteristiche di superiorità intellettiva su ogni altro essere (sugli uomini). Ecco perché riescono ad ingannarci sempre.

Persero, ovviamente, doti come l’innocenza, la bellezza, la felicità.

Il capo degli Angeli ribelli si chiama Lucifero, perché era stato creato in modo da risplendere di grazia e di gloria nel cielo. Lui e gli altri si resero colpevoli di compiacersi della loro bellezza, di bastare a se stessi, di poter vivere per se, secondo uno smisurato sentimento di perfido orgoglio.

“Sono mostri non mai più veduti, pieni d’inaudito furore, spiranti fiamme e odore di fumo, raggianti dagli occhi orribili scintille; non solamente possono uccidere col ferire, ma la sola loro vista può dare la morte per lo spavento.”, dice la Bibbia, descrivendo cosa quegli Angeli di luce divennero, dopo la loro arrogante disobbedienza e volendo attribuere loro l’origine di ogni atto delittuoso, anche il tradimento di Giuda, ad esempio, l’accanimento dei pagani e dei giudei che vollero crocifiggere Gesù.

Ne consegue che il demonio, da allora, cerca di strappare ogni altra creatura a Dio e ci riesce ogni volta ci convince a seguire il suo cattivo esempio.

Quello che non gli riuscì allora contro Dio, nel cielo, cerca di compierlo adesso, col nostro aiuto, sulla terra e nell’inferno.

“Chiunque commette peccato è figlio del diavolo, perché il diavolo è peccatore fin da principio.”, dice San Giovanni.

Senza il demonio e la sua ribellione il peccato non sarebbe mai esistito, ne ogni altra bruttura, come la miseria, la malattia, la morte stessa.

Se la forza del demonio è tale, come la sua ostinazione a voler usurpare il potere di Dio, quale creatura umana potrà mai scampare al suo gioco?

A rispondere è S. Agostino: “Verissimo, o fratelli, che il demonio può moltissimo contro l’uomo, ma badate che domina soltanto sui tiepidi, sui negligenti, su coloro che non temono veramente Dio. Vedete quel leone incatenato? Se scorge una preda, si slancia, ma è trattenuto; si agita furibondo e si riprova ad avventarsi, morde per rabbia la catena; vani sforzi, inutile rabbia; la sua preda sta troppo lontano e non può raggiungerla; essa non teme, ma se si avvicina un po’ troppo, il leone la ghermisce e la divora. (…) Quanto è insensato chi si lascia divorare da un leone chiuso in gabbia! (…) A costui voi somigliate, o peccatori imprudenti, perché vi fate mordere e divorare dal demonio. Incatenato, egli non può avvicinarsi a voi tanto da addentarvi; può ruggire e abbaiare, ma non può mordere se non chi vuol essere morso. Poiché il demonio non nuoce con la violenza, ma con la persuasione; né ci strappa a forza il consenso, ma ce lo domanda.”.

Dipende da noi, dunque, e dalla volontà che abbiamo nel rimanere puri come Dio ci ha pensati.

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