Cosa si nasconde dietro la musica violenta diffusa tra i giovani?

Imperversa tra i giovani un fenomeno musicale dalle tinte molto oscure che preoccupa le famiglie e gli educatori, che si riassume sotto un genere musicale che è quello della musica Trap. Un fenomeno esteso e sfaccettato ma che tuttavia va osservato con grande attenzione, in alcuni casi anche allarme. 

Sempre più il mercato discografico italiano vede questo genere musicale particolarmente torbido per contenuti ed estetica in testa alle classifiche di gradimento di giovani e giovanissimi, specie sul web.

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Importato dagli Stati Uniti attraverso un nome che già di per sé inneggia all’utilizzo della droga (il termine nello slang dei ghetti americani significa letteralmente “luogo di spaccio”), in Italia proliferano ogni giorno sempre più giovanissimi che producono queste genere di musica, sempre più presente ai primi posti delle classifiche.

Un genere musicale violento con sempre più successo

Talvolta senza particolari qualità artistiche, ma sfoggiando solamente una forma di ribellione piuttosto sterile e con messaggi particolarmente negativi, mentre in altri casi mostrando anche particolari talenti musicali e capacità e padronanza nel proprio genere musicale, oltre che ricercatezza tanto nelle musiche quanto nel vestiario o nei contenuti.

Il problema, però, è che in gran parte dei casi, con alcune eccezioni, si tratta di testi che fin da subito si mostrano per ciò che sono, veri e propri inni alla droga, al sesso o all’alcool, ai soldi facili, alla violenza, il tutto conditi da gioielli, ragazze seminude, macchine veloci. Insomma, tutti gli aspetti più deteriori di quella che avevamo imparato essere la musica rap riproposti con musiche elettroniche e testi sbiascicati e soprattutto senza pudori.

Dietro questa terribile facciata ci sono però i giovani delle generazioni che si stanno affacciando all’età adulta, specie in Italia, e tutte le loro problematiche sociali, familiari, emotive, come ricorda il sito Il Sussidiario. Giovani che sempre più spesso non sanno più vivere in armonia, che non hanno più motivazioni nell’inseguire il vero, il bene e il bello. Che non vanno più a Messa, che non credono, che non aspirano a rendere felici coloro che gli stanno intorno, a costruirsi una famiglia, e a vivere in grazia di Dio.

I tanti volti di ragazzi con vite piene di sofferenza alle spalle

Al contrario, i volti che emergono sono quelli di ragazzi e ragazze confusi, schiavi del telefonino e delle illusioni di un successo facile, della rabbia e del risentimento sociale a buon mercato e di una libertà arbitraria senza freni e regole, in cui tutto è permesso e quindi tutto sembra essere possibile. Tutto molto distante dalla realtà, che parla invece di ragazzi sempre più ansiosi, depressi, isolati e soli.

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Vittime di dipendenze, farmaci, incapaci di immaginarsi un futuro e di prendere una direzione nella vita, la cui soglia di attenzione è scesa a pochi secondi e i modelli di riferimento sono altri giovani che, inneggiando a sesso e droga, sono diventati milionari di successo, imprenditori da prime pagine dei giornali.

Questa è la società in cui vivono oggi i più giovani. Per questo, a un occhio più attento, emerge una profonda e dolorosa richiesta di aiuto, che spesso dall’altro lato non trova una adeguata controparte nel mondo degli adulti e purtroppo sovente nelle famiglie stesse. In molti testi dei principali artisti italiani si sente l’amore per la mamma che si unisce alla mancanza del papà, spesso a causa di abbandoni familiari, divorzi, liti.

Oltre alla risposta violenta c’è l’amore di Cristo che sempre aspetta

Un vuoto in cui l’unica risposta che questi ragazzi da soli sembrano sapersi dare è quella di auto affermarsi con la forza, con musica aggressiva e testi violenti, quasi come se non ci fossero alternative, se l’amore del prossimo, la pace e l’intimità del cuore fossero percezioni lontane che non vale nemmeno la pena prendere in considerazione.

Eppure l’amore di Cristo continua ad ardere anche per loro, per tutti quei giovani che dopo avere visto nelle proprie case il dolore di un abbandono, di violenze domestiche e famiglie sfasciate, non riescono più a fidarsi di nessuno ma non sono nemmeno capaci di offrire alcuna certezza, visto il trambusto di cui è intessuto il loro cuore fin da giovani.

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Per questo ciò che i cristiani sono chiamati a fare per questi ragazzi, più di ogni altra cose, è pregare affinché il loro cuore possa veramente incontrare ciò che desiderano più di ogni altra cosa, il riconoscimento di un amore che supera ogni ferita e che mostra la vera strada della gratitudine di un dono incommensurabilmente grande, che ha a che fare con il bene, il bello e il vero ma anche con la stessa vita. L’amore di Dio che sempre cerca i suoi figli e li attende finché non può palesarsi a loro, in un abbraccio più grande di ogni altra illusione. mortifera.  

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