Cosa nasconde in realtà il fantomatico amore di Drusilla Foer?

Nei giorni scorsi tutti i media nazionali hanno riportato all’unisono una notizia che però, a conti fatti, non solo è imperfetta: proprio non esiste. Eppure, fa riflettere che proprio questa stessa notizia venga presentata come reale.

La vicenda testimonia purtroppo il triste scollamento con la realtà che la società contemporanea sta vivendo. Con conseguenze drammatiche.

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Chi naviga in rete si sarà imbattuto molto probabilmente in un’insolita notizia, legata a Drusilla Foer, la co-conduttrice di una serata del Festival di Sanremo che in realtà co-conduttrice non è, perché si tratta di un attore di nome Massimo Gori, e al suo “amore potente” per il marito scomparso, tale “Hervé Foer, del “ramo belga della famiglia Foer, quella delle caramelle”.

Le parole dell’attore in televisione e la menzogna venduta

“Il mio cognome? Foer è il cognome del mio ultimo marito. Mi sento ancora sua sposa. In effetti di Foer a Siena non ce n’è, il mio cognome da nubile è Gori, Foer è il cognome del mio ultimo marito, Hans de Foer ho tolto il de perché mi dicono già che sono nobile”, ha detto l’attore intervistato a Canale 5 e fatto passare per una donna, cosa che non è. “Lui appartiene al ramo belga della famiglia Dufour, quella delle caramelle, io sono tuttora madame Foer anche se lui non c’è più. Ci siamo conosciuti a New York e poi abbiamo vissuto a Bruxelles, un periodo bellissimo”.

Poi ha definito questa invenzione narrativa proprio così: “amore potente”. Peccato che, come direbbe Maccio Capatonda in un suo famoso sketch, “esistono storie che non esistono”. Drusilla Foer è un personaggio inventato, il protagonista di una storia falsa, un personaggio teatrale. Eppure da mesi siamo sottoposti all’idea menzognera che si tratti di una donna, tanto da prendere il posto di una donna anche sul palco dell’Ariston.

In sostanza, si chiamano femmine a condurre sul palco in nome della parità di genere, quando in verità si presenta un uomo vestito da donna. L’apice dell’ipocrisia. La notizia della storia del marito inesistente di Drusilla, però, mostra a bene vedere qualcos’altro di molto più preoccupante di una semplice gag, fatta passare per reale.

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Il dramma di una società dove a dominare è solo l’inganno

Ci pone purtroppo di fronte a un fatto, ormai evidente per chi ha occhi con cui vedere, alla menzogna continua in cui il diavolo ci vuole oggi immersi, e che purtroppo viene rilanciata con insistenza a ogni angolo. Nel mondo dell’informazione, certamente, ma anche in molti altri contesti sociali, politici, e non solo. Negli ambienti educativi, nelle scuole, negli ospedali, al lavoro. Sempre più siamo immersi in una coltre di fandonie che ci vengono spacciate per verità, quasi come se si puntasse a comprendere fin dove il potere può spingersi in queste forme di controllo, mentale, sociale, politico, persino biologico.

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Massimo Gori e l’attore mentre veste i panni del personaggio da lui interpretato, Drusilla Foer – photo web source

Per cui uomo e donna sono uguali, anzi, un uomo è una donna e viceversa; la morte è un fatto morale, da iniettare con un farmaco, mentre la vita in qualche modo non lo è, nessuno l’ha chiesta, quindi quando possibile, per la narrazione menzognera dominante, va abortita. E così via, in molte altre continue situazioni. Nel mentre, si continuano a creare universi virtuali e parallelo, e dopo i social network che ci chiedono di starci incollati minuto per minuto, è arrivato il “metaverso”.

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Un videogioco spacciato per un’altra realtà in cui vivere, lavorare, persino fare acquisti come una casa o una macchina. E dove, incredibilmente, si può venire molestati, e bisogna rispettare le “distanze di sicurezza”. Il tutto, in un mondo dove attraverso la pandemia ci hanoo fatto scambiare la salute con la malattia, e la libertà con la schiavitù. Dove una tessera è necessaria per esercitare diritti, e dove se ci si rifiuta di piegarsi a una logica di controllo diretto dall’alto, e si chiede di restare liberi, si diventa criminali e si assalta alla salute del prossimo.

Purtroppo, la realtà dietro tutto questo è la mancanza di Dio, della sua presenza e della sua vicinanza all’uomo che vive nella società contemporanea. Dove non c’è Dio, l’uomo è smarrito nella sua miseria, e chi non crede in Dio non è vero che non crede in niente, ma crede a tutto, diceva un noto scrittore. L’uomo di oggi ha perso Dio e non sa più cos’è la libertà, e in questa schiavitù si è infilato il demonio, che con i suoi artigli cerca ogni giorno di portare a sé quante più prede possibili. Spesso, purtroppo, riuscendovi.

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Tanti uomini e donne inconsapevoli oggi sono finiti purtroppo nelle grinfie del demonio, e agiscono perpetrando il suo piano di inganno contro l’essere umano. I cristiani preghino il Signore affinché possa liberarci da questa situazione tragica, intrisa di morte e di sofferenza, affinché Lui che è vero uomo  e vero Dio possa donare nuovamente a noi la vera libertà, che purtroppo sempre più spesso rischiamo di perdere. 

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